Una bella riflessione di Leigh Alexander su cosa significhi oggi coprire un evento - lei parla dell'Eurogamer Expo, ma linka anche diversi altri articoli di altri giornalisti. Perdita di passione, giochi giocati 15 minuti ciascuno in mezzo al casino e col PR che ti parla nelle orecchie, e soprattutto la sensazione di essere ormai troppo grandi "per questa merda" (a differenza magari dei ragazzini che si fanno le file di ore per provare il gioco che magari uscirà la settimana dopo).

Secondo me c'entra molto anche il fatto che oggigiorno i giornalisti vengono pagati in noccioline: non puoi goderti davvero un gioco, se sai che dovrai scriverne entro mezza giornata, e che comunque per tutto 'sto sbattimento guadagnerai (se va bene) un soldo bucato (la Leigh twittò una volta "sono in un taxi, e mi sono appena resa conto di guadagnare meno del tassista che mi sta portando in giro").

Link:
http://kotaku.com/this-is-what-video-games-are-a-dispatch-from-a-crowded-1442715308