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Quirinale, Grillo e Casaleggio in pressing su Renzi: "Fuori i nomi"

22 gennaio 2015 | 09.05
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"Finora solo una cosa è certa: i nomi dei pretendenti saranno decisi da due persone che discuteranno nel chiuso di una stanza. I nomi che avrebbe fatto il M5S sarebbero stati tutti scartati come lo furono nel 2013" /Vai allo speciale

Quirinale, Grillo e Casaleggio in pressing su Renzi:

"Chiediamo a Renzie prima che inizino le votazioni" per il nuovo Capo dello Stato "la rosa di nomi che si appresta a presentare, come ha ribadito più volte, in qualità di presidente del partito di maggioranza, per proporla ai nostri iscritti in rete e farla votare. Toc, toc, Renzie batti un colpo di democrazia". Lo chiedono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, in una nota pubblicata sul blog dal titolo 'Fuori i nomi', accompagnata dalle foto di Giuliano Amato, Sergio Mattarella e Pier Ferdinando Casini (vai allo speciale Quirinale).

"Siamo arrivati alla vigilia delle votazioni per la Presidenza della Repubblica -sottolineano Grillo e Casaleggio- e solo una cosa è certa: i nomi dei pretendenti saranno decisi da due persone che discuteranno nel chiuso di una stanza candidature e vantaggi (anche e soprattutto personali). La negazione della democrazia. Il duo Berlusconi/Renzie in attesa di fondare ufficialmente il Partito unico della nazione, che già esiste e vota insieme in Parlamento sin dal primo incontro al Nazareno di un anno fa, (auguri!!!) detterà ai suoi nominati incostituzionali in Parlamento i nomi da votare dai quali uscirà il presidente del Nazareno, scelto quindi da un condannato in via definitiva che in cambio riceverà la grazia attraverso la legge della delega fiscale e l'assicurazione che la sua concessione per le frequenze nazionali non verrà toccata".

Secondo i due leader del M5S, "le opposizioni non esistono in questo disegno. E' un baratto, un mini comitato di affari, un suk. Le opposizioni sono chiamate in causa dal magnifico duo solo per ricattarsi a vicenda, se serve, e spuntare qualcosa, come è successo per il voto per la legge elettorale. I nomi che avrebbe fatto il M5S sarebbero stati tutti scartati come lo furono nel 2013".

"Per questo -concludono i leader dei Cinquestelle- chiediamo a Renzie prima che inizino le votazioni la rosa di nomi che si appresta a presentare, come ha ribadito più volte, in qualità di presidente del partito di maggioranza, per proporla ai nostri iscritti in Rete e farla votare. Toc, toc, Renzie batti un colpo di democrazia".

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