Quella dello storytelling è un’arte difficile ed in continua evoluzione che, però se analizzata nella maniera giusta può sfruttare al meglio i mezzi che offre l’era digitale.
Seppur sia un’opinione diffusa non è più sufficiente eseguire un “copia e incolla” della storia pubblicata su carta o sul sito online; bisogna andare oltre.
In sostanza, questo tipo di lavoro deve essere una conversazione ed un processo di continua scoperta. Bisogna rischiare, imparare, adattarsi ed andare avanti, sfruttando tutte le potenzialità che il mercato offre.
Ecco cosa racconta Frances Perraudin della sua avventura:
Nella parte finale del programma di giornalismo digitale ci hanno dato la possibilità di trascorrere quattro settimane a lavorare su un progetto di "narrazione digitale".
Il progetto si è concentrato sulla ricerca degli strumenti migliori per spiegare una notizia. Lo studio dimostra che giornali come The Guardian presumono troppo spesso che i lettori abbiano tutte le conoscenze necessarie alla comprensione, tuttavia, di frequente, non è così.
"Intrattenere, informare ed educare" è lo scopo che devono perseguire tutte le testate giornalistiche.
The Guardian informa e diverte, ma fornisce tutti gli elementi culturali? Purtroppo, no. Proprio, per questo motivo si dovrebbe, per quanto possibile, mirare a dare a tutto pubblico la possibilità di comprendere perfettamente ogni articolo.
Il progetto
L'idea del progetto è nata nel mese di luglio. Sostanzialmente il concetto, fondamentale è quello di inserire all’interno di ogni articolo riferimenti a notizie che siano risorse educative per i lettori. Oltre al dettaglio di una storia, possono essere utilizzati anche biografie, processi scientifici e/o legali ecc.
Il modello che questi "studiosi innovativi" hanno fornito si basa sul design interattivo preesistente su The Guardian.
Ecco alcuni esempi di ciò che è stato monitorato per alcuni mesi:
Il progetto ha ricevuto un buon feedback. La conclusione? È importante utilizzare mappe interattive, link, brevi profili, figure chiave ecc per spiegare la notizia e renderla comprensibile e, di conseguenza, interessante per tutti i lettori.
Se tutte le testate giornalistiche prenderanno spunto o meno da questo progetto è presto per dirlo, sicuramente quelle più innovative ci stanno già pensando.