Urban #126

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Testo di Jean Marc Mangiameli

9/ La mia Dublino 76

Terra d’incanto

UN VIAGGIO NELLA CAPITALE D’IRLANDA È UN’ESPERIENZA DA MANDAR GIù TUTTA D’UN FIATO COL GIUSTO MIX DI STORIA, CULTO DEL BERE E DIVERTIMENTO. ECCO GLI OTTO CONSIGLI DI URBAN PER VIVERLA AL MEGLIO. bile. È il regno dei pub e club di Dublino; il più famoso è il locale da cui prende il nome. Provate a mixarvi con la movida autoctona; scoprirete che un vero Irish pub è un social space dove conversare tra estranei è d’obbligo. Tra le chicche: il Davy Byrnes dove James Joyce scrisse (e ambientò) l’Ulisse e la sede dell’Irish Film Institute, centro culturale, ma anche bar-café e ritrovo di radical chic affamati di film. Dopo mezzanotte il Button Factory è la migliore location per concerti e live set di elettronica; poco lontano il The George se la gioca con The Front Lounge per il titolo di hub gay del quartiere.

WHERE TO STAY Se avete un budget ridotto ma siete comunque esigenti il Generator Hostel è il luogo che fa per voi. Ambiente informale, giovane, è aperto a tutti; questo ostello è infatti anche un ritrovo per i Dubliners che frequentano i vari eventi organizzati in loco (sopratutto dj set e mostre d’arte). Situato nel quartiere emergente di Smithfield Square (non lontano dal centro) è un edificio dal sapore industriale e, per la gioia di molti, adiacente alla distilleria Jameson. Una buona alternativa è il boutique hotel Kellys, più piccolo, 16 stanze, super centrale; ideale per chi non vuole macinare chilometri a piedi, è adagiato sopra due degli Irish pub più famosi: l’Hogan bar e il Secret Bar/ The Bar With No Name.

PERDETEVI PER TEMPLE BAR Una tappa in questo quartiere è inevita-

CONTATE LE PORTE GEORGIANE È un classico di Dublino, ma una volta che vi troverete davanti alle porte georgiane impazzirete anche voi. Sono dappertutto e colorano la città con le loro vivaci tinte. La leggenda vuole che il trend nacque nel 1700, per via di due vicini di casa, due eccentrici scrittori che dipinsero le loro porte di colori accesi per meglio identificarle quando rientravano a casa sbronzi. Dal giallo accesso, al verde sme-

In senso orario, il locale 37 Dawsons Street; una delle tipiche porte vittoriane di Dublino; la hall del Generator Hostel; la Guinness Storehouse e il Brother Hubbard cafè.

raldo (simbolo dell’Irlanda) passando per qualsiasi gradazione di fucsia ce n’è per tutti i gusti!

VISITATE IL GUINNES STOREHOUSE Un must. Nel paese dove viene prodotta la birra per eccellenza non può mancare una visita a questo museo, l’attrazione più visitata d’Irlanda. Qui la parte più antica è stata trasformata in un palazzo high tech di sette piani dove viene narrata la storia della bevanda, dalla materia prima alla sua lavorazione, passando per l’impatto sociale. Passerete poi per le sale dedicate ai manifesti pubblicitari e alla collezione infinita di gadget; per arricchire l’esperienza installazioni interattive e multisensoriali sono presenti lungo il percorso. All’ultimo piano da non perdere il Gravity Bar, l’hot spot panoramico con vista mozzafiato sulla città, dove finalmente potrete gustarvi la vostra meritata pinta (gratuita per chi ha il biglietto d’ingresso!).


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