Coopermondo firma accordi di cooperazione internazionale con la Colombia

Nella cornice internazionale di EXPO Milano 2015, Coopermondo ha siglato quattro accordi di cooperazione internazionale per contribuire a migliorare la formazione e l’assistenza tecnica al movimento cooperativo colombiano. La firma è avvenuta alla conclusione di una conferenza organizzata da Coopermondo – Confcooperative (official sponsor di Cascina Triulza) in partnership con il Ministero degli Affari Esteri, in cui si è discusso il legame tra pacificazione territoriale e coesione sociale, tra post-conflitto e costruzione di reti fiduciarie attraverso un’economia cooperativa inclusiva e sostenibile. 

 

 

Con una coincidenza del tutto inaspettata, il Presidente della Repubblica di Colombia, Juan Manuel Santos, annunciava proprio nelle stesse ore che il 23 marzo 2016 sará il giorno della firma degli accordi di pace tra FARC ed esercito: una decisione probabilmente propiziata anche dalla visita di Papa Francesco a Cuba, sede dei negoziati tra le parti colombiane del conflitto.

  

  

 

Il Ministro Caterina Bertolini, Direttore Centrale per l’America Latina e i Caraibi della Direzione Generale per la Mondializzazione e le Questioni Globali del MAECI, ha sottolineato che le relazioni tra l’Italia e il Sud America stanno crescendo e si stanno rafforzando; non a caso, infatti, “il prossimo mese, il presidente del Consiglio Matteo Renzi farà visita a quattro Paesi latino americani, tra cui la Colombia. L’america Latina è un continente di pace”, ha continuato il ministro, “in cui condividere esperienze del modello cooperativo e delle piccole e medie imprese italiane è fondamentale per costruire economie più forti e sviluppate”.

 

Due Panel hanno animato la conferenza “Peace and Food: il modello cooperativo per la coesione sociale”. In un primo momento è stata data voce a tre esperienze di cooperazione in tre aree afflitte da conflitti. L’esperienza di una cooperativa di bambini di Antioquia (Colombia) dove già da piccolissimi i ragazzi si organizzano per gestire la propria scuola, i propri rappresentanti e i propri risparmi educando e diffondendo i valori del cooperativismo e della solidarietà; a seguire è stato illustrato il progetto di Federcasse “Start up Palestine”, in Palestina, che punta a creare un quadro normativo per promuovere le banche di credito cooperativo nei territori palestinesi per migliorare l’accesso al credito delle persone più svantaggiate; infine l’illustre testimonianza di Mario Raffaelli, inviato speciale del governo italiano per i negoziati di pace in Mozambico, ha spiegato perché “non è con la firma dell’accordo che finisce il processo di pace. Quello è solo l’inizio. La fase più importante inizia dopo la firma, quando bisogna mettere in atto dei piani che assicurino la stabilizzazione del Paese. Altrimenti succede, come nel 40% dei casi, che i Paesi che hanno vissuto un conflitto, entro i dieci anni successivi alla pacificazione, ricadono nel conflitto”. 

  

Il secondo panel ha visto protagonista il caso colombiano, con gli ospiti dirigenti del mondo cooperativo e dell’economia sociale che stanno partecipando a una missione di scambio formativo e di conoscenza tra dirigenti cooperativi in Italia (all’interno del progetto Agricoop). Sono state affrontate le difficoltà causate dal conflitto e le opportunità che il cooperativismo e l’economia solidale possono offrire al processo di pace colombiano, in un contesto propizio offerto dal fatto che con il Documento dell’Havana – uno dei testi chiave firmato durante i negoziati in corso per la pacificazione colombiana – FARC e Governo colombiano si sono impegnati “a favorire uno sviluppo RURALE integrato attraverso la creazione e il rafforzamento di cooperative e imprese sociali”. 

 

  

Proprio per dare un seguito concreto alle dichiarazioni del documento dell’Havana e in un’ottica di partnership multistskeholders per lo sviluppo, in linea da quanto previsto dalla Programmazione Triennale della cooperazione italiana allo sviluppo, che Coopermondo, rappresentato dal direttore Danilo Salerno, ha firmato quattro accordi di cooperazione internazionale:

  

 

1) Coopermondo – SENA (L’Agenzia Nazionale per la Formazione Professionale del Ministero del Lavoro della Colombia)

L’accordo prevede: 

  • Formazione della classe dirigente cooperativa

  • Creazione di cooperative nel settore agricolo

  • Gemellaggi di imprese cooperative per  promuovere scambi di esperienze e know-how.

 

2) Coopermondo – Organizaciones Solidarias de Colombia (l’agenzia del Ministero del Lavoro colombiano dedicata allo sviluppo dell’economia sociale e solidale)

L’accordo promuove: 

  • Rafforzamento dei meccanismi di cooperazione promozione delle cooperative e dell’economia sociale.

  • Creazione di un fondo mutualistico cooperativo sul modello di quello italiano di Confcooperative, Fondosviluppo.

 

3) Coopermondo – Rete ADELCO (la rete delle agenzie di sviluppo locale promossa da UNDP)

L’accordo è teso a sviluppo di cooperative nei settori del credito, dell’agricoltura e dell’eco-turismo. 

 

4) Coopermondo – Confecoop Colombia (La confederazione delle cooperative colombiane)

Si tratta di un accordo quadro tra organizzazioni pari e che mira alla:

  • Formazione una classe dirigente cooperativa

  • Creazione di infrastrutture per lo sviluppo di cooperative sociali

  • Rafforzamento di quanto avviato con il progetto AGRICOOP Colombia per le cooperative nel settore dell’agricoltura e dell’allevamento. 

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