Raffica indie dalla Francia

Abbiamo provato quattordici giochi in arrivo nei prossimi mesi.

Raffica indie dalla Francia - Indiegram

La scorsa settimana si è svolta a Parigi la nuova edizione dell'evento Indie Games Play, di cui vi ho già raccontato l'anno scorso. Questa volta, ad accogliere l'evento sono stati i locali dell'ISART DIGITAL, la scuola dei videogiochi e dell'animazione 3D, un bel complesso situato poco a nord della Senna, in cui si addestrano le giovani promesse del settore. L'evento, fra l'altro, quest'anno si è ulteriormente ingrandito, andando ad ospitare ben quattordici titoli e spalmandosi sue due giornate: la prima era dedicata interamente alla stampa, con un fitto programma di prova dei giochi e incontri con gli sviluppatori; la seconda era invece aperta al pubblico, che poteva provare liberamente tutto e assistere a un programma di conferenze e tavole rotonde. Mica male, no?

C'era pure un sistema di votazione per assegnare premi ai giochi presenti secondo tre categorie (creatività, gameplay e colpo di fulmine) e non mi sono fatto sfuggire l'occasione di fare un giro sul posto, provare tutti i giochi presenti e dire la mia tramite le votazioni. Ora, chiaramente, devo raccontarvi quel che ho visto e provato, anche perché i giochi erano tutti molto vari e interessanti, al punto che ho deciso di spezzare il mio resoconto in due articoli, per la sopravvivenza mia e la leggibilità vostra.

E andiamo a cominciare, in ordine alfabetico per non fare un torto a nessuno.

Aurion: Legacy of The Kori Odan

Sviluppato da un team di giovani laureati camerunensi intenzionati a mostrare al mondo quel che sono in grado di fare, Aurion: Legacy of The Kori Odan è un gioco di ruolo action ad ambientazione fantasy, che pianta le sue radici nella mitologia africana, senza concedere una virgola ai cliché estetici classici del fantasy europeo che va per la maggiore. Già approvato su Steam Greenlight e in fase di raccolta fondi su Kickstarter, Aurion si ispira in parte ai vecchi episodi della serie Tales of e propone un sistema di movimento in stile picchiaduro a scorrimento dei bei tempi, con grafica interamente bidimensionale e spostamenti in profondità, cui va a integrarsi un sistema di combattimento molto articolato, ricco di combo, tecniche, cambi di stato, armi e incantesimi di vario tipo.

Nel gioco si controlla un principe in procinto di sposarsi e indossare la corona, ma costretto a rinviare i suoi programmi per affrontare un colpo di stato organizzato dal fratello della sua promessa sposa. Seguiranno mazzate a ripetizione. Aurion è allo stesso tempo uno fra i giochi più intriganti e deboli visti all'evento. Da un lato c'è l'ambientazione fascinosa, di personalità, certamente diversa dal solito, cui si aggiunge un sistema di gioco molto complesso, elaborato, che potrebbe dare buone soddisfazioni. Dall'altro c'è una realizzazione grafica con qualche buon elemento (alcune animazioni, per esempio) ma onestamente un po' povera, oltre al fatto che la complessità delle meccaniche rischia di essere eccessiva, o quantomeno poco graduale nel suo svelarsi. L'uscita è prevista per aprile 2016, quindi c'è ancora parecchio da lavorare e sistemare e potrebbe comunque venirne fuori qualcosa di molto interessante, oltre che, senza dubbio, per certi versi unico.

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