martedì 24 maggio 2016
​​Il tifoso giallorosso condannato per l'aggressione prima della finale di Coppa Italia del 2014. La madre: senteza giusta, non accada mai più.
Ultrà, 26 anni a De Sanctis per la morte di Ciro
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E'​ stato condannato a 26 Daniele De Santis, l'ultrà giallorosso accusato di aver ferito e ucciso Ciro Esposito durante gli scontri che precedettero, il 3 maggio del 2014, la finale di Coppa Italia, Napoli-Fiorentina. La sentenza dei giudici della terza sezione della Corte d'Assise di Roma è stata letta nell'aula bunker di Rebibbia dopo tre ore e mezzo di camera di consiglio.  Oltre a De Santis sono stati condannati a 8 mesi di reclusione per rissa aggravata e lesioni (con pena sospesa) i tifosi partenopei Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito. Entrambi sono ritenuti parte del gruppo che provocò gli scontri durante i quali Ciro venne ferito a morte. Il giovane venne colpito, poco prima della finale di Coppa Italia Fiorentina Napoli del 3 maggio 2014 da un proiettile che gli ferì un polmone e arrivò alla colonna vertebrale. Il trentenne morì nel Policlinico Agostino Gemelli di Roma, dopo 53 giorni di agonia. I pm Eugenio Albamonte e Antonino Di Maio avevano chiesto l'ergastolo per De Santis e tre anni di reclusione per Gennaro Fioretti e Alfonso Esposito. "Non doveva morire il mio ragazzo. La pena serva da monito perché non accada più quello che è successo a mio figlio. Non devono accadere più cose come queste". Così Antonella Leardi, madre di Ciro Esposito il tifoso napoletano ucciso negli scontri che precedettero la finale di Coppa Italia del 3 maggio 2014, dopo la condanna a 26 anni di Daniele De Santis. "Non mi aspettavo questa sentenza perché le nostre argomentazioni erano solide e tanti testimoni hanno raccontato che De Santis ha cercato di sottrarsi a un linciaggio. Per questo mi sarei aspettato un proscioglimento per legittima difesa" lo ha detto Tommaso Politi, legale difensore di Daniele De Santis che dovrà pagare una provvisionale complessiva di 140 mila euro ai familiari della vittima.
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