Grasso addominale, 5 cibi che lo aumentano

Il grasso addominale e viscerale è quello più pericoloso, come sappiamo, per la salute, proprio perché all’adipe esterno alla cavità addominale si aggiunge l’adipe interno, quello tra i nostri organi, rendendo difficile il loro lavoro. Per questo motivo, e quindi non solo per un fatto estetico, è sempre meglio cercare di limitare quelle abitudini che contribuiscono ad aumentare il grasso addominale, per esempio pasti con eccessivo carico glicemico o la sedentarietà, e ripulire la dispensa da alcuni alimenti che tendono a trasformarsi in depositi di grasso proprio dove non serve.

Ecco cinque lampanti esempi:

1) Bevande zuccherate (e non): in generale se si vuole evitare di aumentare di girovita è necessario limitare gli zuccheri da soli; un conto è mangiare un frutto dopo aver mangiato insalata e petto di pollo, un altro è bersi un bicchierone di succo di frutta a digiuno. Nel primo caso, gli zuccheri della frutta si aggiungono alle proteine del pollo e agli scarsi carboidrati dell’insalata, dandoci un carico glicemico modesto; nel secondo caso, il succo di frutta, a indice glicemico maggiore del frutto in sé, non ci sazia ma ci regala solo i suoi zuccheri. Bisogna quindi evitare per prima cosa le bevande zuccherate (coca cola) e dolci, anche senza zucchero (succhi di frutta senza zucchero).
2) Muesli: attenzione al muesli che comprate! Anche dal biologico è pieno di proposte fin troppo zuccherine, basta guardare gli ingredienti: sciroppo di riso o di glucosio fruttosio, sale, a volte persino olii. Anche qui, preoccupa l’indice glicemico del muesli. Una tazza di muesli a colazione può incidere molto più di un piatto di pasta sul nostro grasso addominale.
3) Crackers: a parte che sono il classico prodotto da forno con una lista di ingredienti varia e mutevole, da cui però non mancano mai i grassi, spesso di pessima quantità, in aggiunta ai carboidrati, i crackers che sembrano così innocui non sono affatto uno snack salutare né una valida alternativa al pane. 25 grammi di pane contengono in media la metà delle calorie di un pacco di crackers a parità di peso. Evitate anche grissini, pane in cassetta, gallette di riso.
4) Yogurt alla frutta: ce ne sono di tutti i tipo, ma occhio agli zuccheri. Il nutrizionista Stefano Vendrame tempo fa analizzò dei campioni di yogurt ala frutta, trovando una media di 20/30 grammi di zuccheri semplici, l’equivalente di 2/3 cucchiai di zucchero (source: “Attezione allo yogurt!”, Stefano Vendrame, youtube). Immaginate ingurgitarvi 2-3 cucchiai di zucchero a merenda!
5) Smoothie: da evitare tutti quelli che non sono fatti da voi, per esempio presi al bar o confezionati, perché l’effetto spumoso si ottiene da zucchero e ghiaccio, rendendo lo smoothie una bomba. Ma anche su quelli fatti in casa, ricordate: lo smoothie va bilanciato, cioè oltre alla frutta o alla verdura unite sempre una risorsa proteica (latte, yogurt naturale, whey) e un grasso (semi di chia, cacao, avocado).


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