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al Teatro Parenti Dal 21 marzo al 10 aprile

Filippo Timi: la mia«Favola» vi stupirà

L'attore racconta il nuovo spettacolo ambientato negli anni 50: reciterà «en travesti», tra tacchi e ceretta

al Teatro Parenti Dal 21 marzo al 10 aprile

Filippo Timi: la mia«Favola» vi stupirà

L'attore racconta il nuovo spettacolo ambientato negli anni 50: reciterà «en travesti», tra tacchi e ceretta

Filippo Timi
Filippo Timi
Meglio prenotarsi per tempo, perché la scelta di Filippo Timi di far debuttare «Favola», il suo nuovo spettacolo, nella sala «piccola» del Franco Parenti lascerà molti fan a bocca asciutta. «Due anni fa», dice Timi, istrionico attore di teatro e cinema (era il Mussolini di Bellocchio) e apprezzato scrittore, «vidi un film molto bello di Pietro Marcello, "La bocca del lupo", storia di un carcerato che si innamora di un trans, e con Andrée Shammah pensammo che sarebbe stato bello trasportare a teatro una tema simile. Ma era troppo scontato riproporlo in termini contemporanei, così ho deciso di ambientarlo negli anni 50». E qui comincia un turbinio di situazioni paradossali e bizzarri personaggi che molto piacerebbero ad Almodovar o a Copi.

È la storia di due donne, amiche, entrambe sposate, una incinta. «Io sono una delle due», spiega Timi (Lucia Mascino e Luca Pignagnoli gli altri due interpreti), «e la preparazione fisica e stata micidiale, tra tacchi e ceretta... Mai più! Per fortuna almeno indossiamo splendidi abiti realizzati appositamente in stile anni 50 da Miou Miou». Insomma, in apparenza nella vita di queste due signore va tutto bene, ma poi si scopre che i mariti non sono quel che sembrano: uno è violento, l’altro forse omosessuale.

Ma soprattutto accade una cosa folle che cambierà la vita di tutti: una sorta di «mutazione genetica» (vietato rivelare altri dettagli) che modificherà l’assetto delle relazioni e delle dinamiche fra i personaggi. «Per realizzare questo mondo anni 50 mi sono ispirato ai film di quell’epoca, soprattutto quelli di Hitchcock. Per le scene ho svaligiato ebay: posaceneri, mensole, tavolini... Ne è venuto fuori un interno anni 50 con moquette rosa e muri verdi. Come musiche ho scelto colonne sonore di film di Hitchcock e canzoni natalizie di Doris Day, Nat King Cole e così via». La morale della favola? «Quando tieni troppo alle apparenze, queste si incancreniscono, ti divorano, ti cambiano». E che cambiamenti: vedere per credere.

Favola. Teatro Parenti. Ore 20.30 (da mart. a ven.) e 19.45 (sab.). Dom. ore 16. V. Pier Lombardo 14. Tel. 02.59.99.52.06. Euro 32/25. Dal 21 marzo al 10 aprile

Claudia Cannella
14 marzo 2011(ultima modifica: 21 marzo 2011)© RIPRODUZIONE RISERVATA

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