Economia

Fiat Chrysler Automobiles: sede in Olanda,
fisco inglese e quotazione a New York

L'Olanda garantisce agli Agnelli il controllo sul gruppo pur con il 30%, Londra ha una tassazione vantaggiosa sui dividendi. New York è il mercato dei capitali per eccellenza. Marchionne: "E' il risultato più importante della mia carriera"

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TORINO - Si chiamerà Fiat Chrysler Automobiles (Fca) il nuovo gruppo nato dall'unione della casa torinese e di quella di Detroit. Avrà sede legale in Olanda, la residenza a fini fiscali nel Regno Unito e sarà quotata a New York, oltre che a Milano, entro la fine dell'anno. Il consiglio di amministrazione del Lingotto ha preso la decisione ufficiale, che ricalca quanto ricostruito nei giorni scorsi da Repubblica e poi confermato dalle indicazioni provenienti dagli Stati Uniti. Oggi il board ha anche approvato i risultati economici per il 2013, che hanno deluso il mercato, e annunciato le stime dell'anno in corso.

Al di là della denominazione Fiat Chrysler Automobiles, per il resto cda del Lingotto ha dunque confermato tutte le indiscrezioni dei giorni scorsi. Il piano, per altro, è stato anticipato ieri sera a Enrico Letta in un incontro a Palazzo Chigi con i vertici Fiat. "Da cinque anni abbiamo lavorato caparbiamente a questo risultato che è il più importante della mia carriera", ha commentato Sergio Marchionne, aggiungendo che il segreto del successo è stato il tentativo di "trasformare le differenze in punti di forza". Più tardi, in conferenza con gli analisti, il manager ha ricordato di nuovo che il suo impegno a Detroit durerà per almeno tre anni e che il suo sostituto sarà un interno. Per il presidente, John Elkann, "questo è il risultato di dieci anni di ricerca per dare a Fiat soluzioni che le assicurassero di avere il proprio posto tra i costruttori".

Il comunicato precisa che "tutte le attività che confluiranno nel gruppo proseguiranno senza alcun impatto sui livelli occupazionali". Un passaggio che sembra fugare i timori che il trasferimento di sedi legali e fiscali possa comportare riduzioni degli organici in Italia. Lo scopo della fusione, ha spiegato Marchionne, è quello di dare al gruppo "basi solide per un costruttore di auto globale con un bagaglio di esperienze e di competenze allo stesso livello della migliore concorrenza".

La sede fiscale a Londra (annunciata ma non ancora ufficializzata formalmente dal comunicato) si spiega con i vantaggi che il sitema inglese accorda a chi matura dividendi all'estero. Scelta quasi obbligata per un Paese che è ormai, essenzialmente, una piazza finanziaria. La tassazione sui dividendi favorisce anche la nuova Fiat rispetto alla legislazione italiana.

La sede legale ad Amsterdam serve soprattutto agli Agnelli che possono sfruttare il maggior peso concesso nel voto in assemblea ai soci che abbiano la maggiore quota di una società. In questo modo anche con meno del 30 per cento della nuova Fiat la famiglia di Torino potrà controllare la società, cosa che con le leggi italiane sull'Opa non sarebbe possibile.

La quotazione a Wall Street è il più scontato degli annunci della giornata. La possibilità di rivolgersi al mercato dei capitali americano è uno dei motivi che hanno spinto Marchionne a realizzare l'alleanza con Chrysler. A Milano, così come già accade per Cnh, rimarrà la quotazione secondaria del gruppo. Nella conference call con gli analisti, Marchionne ha specificato: "Speriamo di arrivare alla quotazione a New York entro il primo ottobre, stiamo lavorando".

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