E’ un avvenimento fuori dal campo che voglio raccontarvi. Tifoso interista da sempre avevo poco piu di 16 anni. Arrivano ospiti nella mia città, nell’ Inter club di allora….quattro calciatori famosi della mia squadra del cuore. Hanno giocato una partita poco distante da qui a 1000 km da Milano….! Tra questi il mio idolo… La notte non avevo chiuso occhio, con alcuni amici e gente più grande di me, avevo organizzato come entrare nel club, pur non essendo iscritto, per strappare un autografo, vedere da vicino i gesti, i sorrisi gli atteggiamenti. Non ci stavo nella pelle nell’attesa di quel momento. Quel momento arriva. Arrivano in due auto quattro calciatori, tra loro….c’era anche lui. Non so ancora come, ma dopo poco riesco ad essergli vicino…lui seduto a un tavolo ed io timido e impacciato con una penna e un foglio a chiedergli un autografo, cercando di incrociare i suoi occhi, il suo sguardo, anche fugace. Ma di rimando la mia presenza è quasi smaterializzata per lui. Accanto a lui una donna bionda con cui scherza e ride. Addirittura vuole che sia lei ad autografarmi il foglio. Rimango quasi assorto. Le spinte e lo sgomitate degli altri mi fanno ritrovare dietro da tutti. Sul foglio non c’è nessun autografo. Dopo qualche minuto si avvicina a me facendosi spazio tra la folla uno dei quattro calciatori che mi viene incontro con un sorriso, mettendomi in silenzio una mano sulla spalla, si presenta, mi chiede di me, mi autografa il foglio e mi dice di aspettarlo li… Si insinua nella folla ….e ritorna con l’autografo anche degli altri tre. Il suo silenzioso e sorridente sguardo è eloquente. Ha visto tutto. Basta quell’atteggiamento a cancellare tutto il resto. Ha notato tutto. In silenzio. Nell’ombra. E’ intervenuto illuminando la scena agli occhi di un giovane adolescente tifoso. Il calciatore nell’ombra che ha dato luce alla squadra quel giorno, fuori dal campo, solo per coincidenza era mediano di ruolo, non era il mio idolo, ma lo è diventato, era Gianpiero Marini.