Protocollo di Milano raccontato da Sonia Massari, Ambassador della Fondazione BCFN
A pochi mesi dal taglio del nastro di Expo 2015 arriva un importante documento che entrerà nella storia della nostra cultura dell'alimentazione e, speriamo, avrà il potere di cambiarla radicalmente. Per il bene nostro e del nostro pianeta. È il Protocollo di Milano, proposto dalla Fondazione Barilla Center for Food and Nutrition ed ha l’ambizioso obiettivo di abbattere del 50%, entro il 2020, lo spreco alimentare.
A raccontarcelo in questa intervista è Sonia Massari, Ambassador della Fondazione BCFN che sta lavorando assieme a un team di esperti alla stesura definitiva del Protocollo di Milano.
Cos'è il Protocollo di Milano e qual è la sua valenza?
Il Protocollo di Milano è un documento che ha 3 grandi obiettivi: definire ed eliminare lo spreco alimentare, far comprendere e promuovere un’agricoltura più sostenibile, sostenere e valorizzare uno stile di vita sano. Il fine ultimo è combattere gli squilibri economici, sociali e ambientali che portano alla malnutrizione in tutte le sue forme, compresa la fame.
Il documento è stato ideato, elaborato e via via modificato a partire da marzo 2014. Il testo definitivo ha preso forma mese dopo mese, grazie al contributo di tantissimi esperti internazionali che hanno lavorato attivamente, il più delle volte a distanza, con la Fondazione BCFN e con il gruppo di lavoro del Milan Protocol, costituito da 3 Senior Ambassador e 9 giovani ricercatori.
Con la costruzione del Protocollo, la Fondazione BCFN ha sperimentato una nuova modalità per far dialogare l' accademia con le istituzioni pubbliche e private, le imprese e gli esperti, che operano nel settore agroalimentare.
La versione definitiva del testo verrà presentata al 6° International Forum on Food and Nutrition – organizzato dalla Fondazione BCFN - il 4 dicembre a Milano, e verrà promossa lungo tutta la durata di Expo 2015 per poi avere un momento finale in cui, ci auguriamo, tutti i policy maker decideranno di firmarlo per renderlo uno strumento concreto di cambiamento.
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