"Dotata animi mulier virum regit"

L'editoriale del direttore
Dotata animi mulier virum regit

Cioè: **"Una donna provvista di coraggio/di spirito sostiene/consiglia il marito”.**Da qui prende probabilmente vita la frase, di origine incerta, attribuita da alcuni a Virginia Woolf, che "dietro ogni grande uomo ci sia una grande donna". Mi è venuto in mente questo detto ieri leggendo un articolo che parlava, in toni dubitativi, del fatto che un gruppo di studiosi in Australia avesse dichiarato che alcuni fra i pezzi più belli di Bach siano in realtà stati scritti e creati da Anna Magdalena, sua moglie.Ci sono tantissimi casi nella mitologia, nella storia e nell'attualità dove effettivamente si può considerare vero il fatto che dietro a un grande uomo ci sia una grande donna. Ma ci sono forse più esempi negativi che non positivi.Senza addentrarci in recriminazioni femministe o di non parità dei sessi al potere, trovo affascinante la figura di alcune di queste donne che hanno avuto o hanno tuttora un ruolo di consigliere primario nella vita dei mariti, agendo con delicatezza nell'ombra.Mi viene in mente Andromaca, la moglie di Ettore di Troia, che fu punto di riferimento primario e delicata consigliera del figlio di Priamo e anche dopo l'immenso dolore causato dalla morte del marito e del figlio, obbligata a 'sposarsi' con Neottolemo, figlio di Achille, non smise mai di amare il primo marito.Penso a Cosima Wagner che, destinata ad amare il musicista, lo sostenne e consigliò tutta la vita e dopo la sua morte portò avanti il Festival di Bayreuth, mantenendone l'essenza e la tradizione, consolidandone la reputazione nonostante i grossi debiti che il Festival aveva contratto.È altrettanto vero che il mondo è pieno di casi in cui le donne hanno solo accentuato il cattivo agire degli uomini: da Elena di Troia a Messalina con l'Imperatore Claudio.E vorrei evitare che i vostri commenti partissero solo dal fatto che io oggi stia parlando di uomini come personaggi principali e donne semplicemente al seguito. Non è questo ciò di cui sto cercando di dialogare con voi oggi. Non è la posizione debole della donna che voglio mettere in evidenza, ma la complicità che si può creare in certe situazioni dove 'il genio' è storicamente maschile - vuoi per vera indole, vuoi per pregiudizi sessuali sicuramente o momento storici diversi - e che porta a un ulteriore riconoscimento dell'agire positivo dell'uomo grazie alla figura femminile al suo fianco. Oggi come oggi basti pensare a Michelle Obama!E voi - ripeto, senza accanirvi sulle ingiustizie e i principi di femminismo - cosa ne pensate?

@francasozzani