A STORY OF EXCELLENCE: GIORGIO CHIELLINI

IL CAPITANO E IL VOLTO DELLO SPIRITO VINCENTE BIANCONERO

A story of Excellence Antonio Conte

Buffon, Del Piero, Nedved, Camoranesi, Trezeguet. Quando si ripensa all’anno in Serie B della Juventus nella stagione 2006/07, i nomi associati sono soprattutto quelli di cinque leggende bianconere che vivevano il miglior momento della loro carriera e che sono rimaste, nonostante la retrocessione.

Più nascosti però c’erano due giovani che si stavano facendo spazio e sarebbero diventati pezzi di storia del club: un Claudio Marchisio in piena rampa di lancio e un Giorgio Chiellini che da lì a poco sarebbe diventato leader indiscusso dello spogliatoio. O forse quest’ultimo anche qualcosa di più: il volto dello spirito vincente della Juventus, uno spirito incarnato nella fascia di capitano che porta al braccio in questa stagione.

Antonio Conte A story of Excellence

CLUB: Juventus
PRESENZE: 503
GOL: 35


NAZIONALE
PRESENZE:
101
GOL: 8




Calcisticamente cresciuto nel Livorno e passato alla Fiorentina nella stagione 2004/05, il classe 1984 è arrivato a Torino nell’estate del 2005 e si è subito imposto in prima squadra. Quello di 14 anni fa era un Chiellini totalmente diverso rispetto al giocatore che è diventato ora. È partito dalla fascia, quella sinistra di difesa, per poi spostarsi al centro.

Percorso che lo accomuna a molti suoi colleghi di reparto, uno su tutti Sergio Ramos, partito però dalla corsia opposta. Le prime intuizioni al riguardo le ebbe Fabio Capello nel primo anno bianconero di Chiellini, poi Claudio Ranieri nella stagione del ritorno in Serie A (2007/08) lo schierò stabilmente in mezzo. Una mossa che diede di fatto una svolta alla carriera di Chiellini, diventato uno dei centrali più affidabili del mondo da ormai diversi anni.

A story of Excellence Antonio Conte

Più che le sue doti, comunque indiscutibili, a colpire era l’attitudine del difensore livornese. La sua fame di vittorie, la sua voglia di lottare e di prevalere, erano state evidenti da subito e lo avevano reso uno dei giocatori più amati dai tifosi della Juventus. Ieri come oggi, Chiellini incarna lo spirito combattivo, la fame e la determinazione, termini che nello spogliatoio bianconero sono dei mantra. Per questo è stato subito riconosciuto come uno dei ‘senatori’ e uno dei principali esponenti dello ‘spirito Juventus’, soprattutto dai giocatori che hanno varcato la soglia dello spogliatoio bianconero negli ultimi anni.

Capitano lo è sempre stato, per attitudine. Per essere riconosciuto ufficialmente, ha dovuto aspettare l’estate scorsa e l’addio di Gianluigi Buffon alla Juventus dopo 17 anni.

La fascia però l’aveva già indossata in passato, in assenza del portiere carrarino. Il classe 1984 ha disputato la prima partita con la fascia al braccio il 20 ottobre 2012 allo Juventus Stadium contro il Napoli, in una pesantissima vittoria per 2-0 firmata da Pogba e Cáceres. La prima da capitano. L’assaggio di una leadership che si sarebbe soltanto consolidata anno dopo anno, fino a portarlo a diventare il punto di riferimento in una delle annate più importanti della storia bianconera e sua personale.

La stagione 2018/19 per Chiellini è stata infatti piena di traguardi: ha raggiunto le 500 presenze con la Juventus e le 100 in Nazionale, diventando peraltro capitano sia dei bianconeri che dell’Italia. Inoltre soltanto lui e il suo amico (prima che compagno di reparto) Andrea Barzagli possono fregiarsi di aver vinto 8 scudetti consecutivi nella storia del calcio italiano: nessuno in Serie A aveva mai raggiunto una striscia così lunga di campionati di fila.

Chiellini ci è riuscito da capitano, da leader di una squadra che in lui ha sempre riconosciuto una guida, per mentalità, carisma e soprattutto determinazione. La stessa che ha ammesso di avere anche a quasi 35 anni, da compiere ad agosto. Il suo segreto è lo stesso di molti altri giocatori. Chiellini stesso ha riconosciuto che quando si inizia a vincere, poi è difficile farne a meno.

Soprattutto quando il numero di trofei è consistente come quello conquistato dal difensore bianconero: 8 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane e un campionato di Serie B, rivendicato con orgoglio nonostante il ricordo sia un incubo. Più una laurea specialistica in economia.

Il suo segreto è lo stesso di molti altri giocatori. Chiellini stesso ha riconosciuto che quando si inizia a vincere, poi è difficile farne a meno. Soprattutto quando il numero di trofei è consistente come quello conquistato dal difensore bianconero: 8 scudetti, 4 Coppe Italia, 4 Supercoppe Italiane e un campionato di Serie B, rivendicato con orgoglio nonostante il ricordo sia un incubo. Più una laurea specialistica in economia.

Il numero 3 bianconero è la costante della rinascita da quel momento buio: ha vissuto l’anno in serie cadetta da protagonista, è stato volto e simbolo della rinascita e degli anni difficili, così come ora è una delle icone della Juventus più vincente di sempre.