Scritto il 04/01/2009 - Col tempo alcune cose cambiano, altre no -
Nonostante tutto (canone nuovo, programmi vecchi) alla sera guardiamo
la TV. Da un bel pezzo non siamo più giovani, pur considerando che oggi
vengono definiti giovani ragazzini di 45 anni. D'altro canto io
continuo a considerare anziano solo chi ha una decina d'anni più di me,
sempre.
Guardiamo ... si fa per dire. Ad una cert' ora mia moglie deve dormire, così, con la pubblicità che ogni ventina di minuti interrompe i programmi anche nei canali RAI, un programma che dovrebbe iniziare alle 21, inizia alle 21.15 e termina quasi a mezzanotte non riesce a vederlo tutto: o dormicchia durante o va a letto prima che finisca. Dalle 21 a mezzanotte, questa é "prima serata" per loro: e pensare che alle 17 è già nominalmente tarde, per gli spagnoli.
Aiutati dalla moderna tecnologia cerchiamo di porvi rimedio: abbiamo due videoregistratori, registriamo sul secondo mentre guardiamo sul primo la registrazione del giorno precedente facendo scorrere velocemente i suggerimenti commerciali. Questo per risparmiare sul costo dei supporti, altrimenti basterebbe registrare tutte le serate di un anno e riprodurle negli anni successivi, come fanno le emittenti. Ma anche così può capitare che non abbiamo niente di registrato (una volta visto, cancelliamo) e allora guardiamo in diretta: telecomando in mano, quando comincia la pubblicità (cosa mai potremmo comprare?) passiamo ad altro canale. Quando va bene vediamo a rate un programma con trama e tanti pezzetti di programmi episodici (calcio, varietà,ecc.), ma il più delle volte quando in un canale fanno pubblicità la fanno in tutti, magari leggermente sfasata per cui cambiando canale vediamo sempre la stessa auto o la stessa bibita, che poi occupa mezzo schermo anche durante il film.
A mia moglie è venuta un'idea che proporrei al Ministero della salute: aumentare le pause pubblicitarie, la durata della reclame, dei consigli per acquisti. Se invece di durare sui cinque minuti ne durassero una ventina, uno potrebbe farsi un pisolino, risvegliarsi e vedere a rate ma per intero il programma TV: intervalli magari meno frequenti ma più lunghi, con dolce sveglia finale.
Se non proprio tutte le sere e in tutte le reti, almeno nel servizio pubblico pagato col canone obbligatorio qualche sera potrebbero mettere la scritta "Riservato a un pubblico di soli anziani".
Guardiamo ... si fa per dire. Ad una cert' ora mia moglie deve dormire, così, con la pubblicità che ogni ventina di minuti interrompe i programmi anche nei canali RAI, un programma che dovrebbe iniziare alle 21, inizia alle 21.15 e termina quasi a mezzanotte non riesce a vederlo tutto: o dormicchia durante o va a letto prima che finisca. Dalle 21 a mezzanotte, questa é "prima serata" per loro: e pensare che alle 17 è già nominalmente tarde, per gli spagnoli.
Aiutati dalla moderna tecnologia cerchiamo di porvi rimedio: abbiamo due videoregistratori, registriamo sul secondo mentre guardiamo sul primo la registrazione del giorno precedente facendo scorrere velocemente i suggerimenti commerciali. Questo per risparmiare sul costo dei supporti, altrimenti basterebbe registrare tutte le serate di un anno e riprodurle negli anni successivi, come fanno le emittenti. Ma anche così può capitare che non abbiamo niente di registrato (una volta visto, cancelliamo) e allora guardiamo in diretta: telecomando in mano, quando comincia la pubblicità (cosa mai potremmo comprare?) passiamo ad altro canale. Quando va bene vediamo a rate un programma con trama e tanti pezzetti di programmi episodici (calcio, varietà,ecc.), ma il più delle volte quando in un canale fanno pubblicità la fanno in tutti, magari leggermente sfasata per cui cambiando canale vediamo sempre la stessa auto o la stessa bibita, che poi occupa mezzo schermo anche durante il film.
A mia moglie è venuta un'idea che proporrei al Ministero della salute: aumentare le pause pubblicitarie, la durata della reclame, dei consigli per acquisti. Se invece di durare sui cinque minuti ne durassero una ventina, uno potrebbe farsi un pisolino, risvegliarsi e vedere a rate ma per intero il programma TV: intervalli magari meno frequenti ma più lunghi, con dolce sveglia finale.
Se non proprio tutte le sere e in tutte le reti, almeno nel servizio pubblico pagato col canone obbligatorio qualche sera potrebbero mettere la scritta "Riservato a un pubblico di soli anziani".
Scritto il 04/01/2009
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