Mantenimento:
l’assegno sociale dell’ex moglie fa reddito
Ha diritto a chiedere una riduzione dell’assegno di
mantenimento l’ex marito se dimostra che la donna percepisce altre fonti di
reddito come, ad esempio, anche l’assegno sociale.
Fa un grosso errore l’ex moglie che prima fa causa al
marito per ottenere l’assegno di mantenimento e solo dopo che il giudice
ne ha quantificato l’importo presenta la domanda all’Inps per ottenere la pensione
sociale. Difatti, l’eventuale accoglimento della richiesta assistenziale da
parte dell’Istituto di previdenza fa sì che il reddito della donna si accresca.
Con la conseguenza che il marito ben potrebbe, subito dopo, chiedere al giudice
la revisione dell’assegno di mantenimento. In buona sostanza, l’assegno
sociale «fa reddito» e, pertanto, comportando ciò un innalzamento delle
condizioni economiche della donna, il contributo economico mensile a carico
dell’ex marito può essere ridotto. È quanto chiarito dalla Cassazione con una
sentenza di poche ore fa [1].
La pensione sociale – si legge in sentenza –
costituendo fonte idonea a sopperire in qualche misura alle esigenze di vita di
chi la percepisce, rappresenta un elemento valutabile ai fini dell’accertamento
della condizione economica della persona che richiede l’assegno di divorzio.
Di conseguenza, nel fissare l’importo dell’assegno che
l’uomo deve versare all’ex moglie è necessario prendere in considerazione ogni
tipo di reddito mensile fisso percepito dalla donna, ivi compreso – per quanto
di importo modesto – l’assegno sociale.
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