Ecco perché il mio prossimo smartphone non sarà Android! [Editoriale]

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Foto: Droid Eris meets pavement

Che questo blog non sia più incentrato su Android è una cosa appurata, infatti è da mesi che ho abbandonato la frenetica rincorsa all’ultima infantile indiscrezione per lasciare questo blog in una sorta di limbo nell’attesa di tempi migliori. Forse il momento è propizio per tornare, forse no, fatto sta che entro qualche mese dovrò scegliere il mio nuovo smartphone (“i mesi” dell’abbonamento infatti sono agli sgoccioli).

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Principalmente è per questo che ho iniziato a rispolverare il feed reader alla ricerca di qualche informazione in cui, meno di un anno fa, ero ferratissimo. Il panorama però non è molto cambiato e le alternative sono rimaste le solite 3: c’è sempre Apple con i suoi costosissimi iPhone a guidare il mercato di tendenza, che però ha perso di gran lunga il primato assoluto, almeno in Italia (fonte Nielsen, foto in basso); poi c’è Android che ha saputo sfruttare nel miglior modo possibile hardware di fascia bassa ed infine segue Windows Phone che, grazie soprattutto alla collaborazione con Nokia e al lancio di Windows 8, sta iniziando a recuperare terreno (ci sarebbe anche BlackBerry ma, anche se leggermente in calo, sembra mantenere il seguito di estimatori che gli valgono una percentuale di utilizzo, sul totale, stabile fra il 5 ed il 10%).

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Motivi per cui lascio Android

La delusione e la crescente scetticità nei confronti di Android è nata in me circa un anno fa quando Google ha arbitrariamente (e a quanto pare al limite della legalità, come dimostrano i recenti contrasti fra l’azienda di Mountain View e l’Unione Europea – corriere.it, giornalettismo.com – che a distanza di mesi sembrano avermi dato ragione, approdondimenti in calce all’articolo) cambiato le regole sulla privacy di tutti i suoi servizi e quindi inevitabilmente su Android che si regge sostanzialmente su questi (GMail, Play Store, Ricerca, Google+, Drive, YouTube, Maps e non solo).

In secondo luogo, la frammentazione del sistema operativo ha raggiunto livelli insostenibili, attualmente infatti quasi il 65% degli smartphone Android utilizzati in tutto il mondo è basata su Gingerbread (2.3, rilasciata il 6 dicembre 2010 e resa obsoleta dall’uscita di Ice Cream Sandwich meno di un anno dopo) o versioni precedenti. Questi dati inoltre sono considerati irragionevolmente ottimistici dai sostenitori di Android, ma come dargli torto, solo qualche mese fa infatti la situazione era decisamente peggiore.

Questa situazione non è resa più semplice dai produttori (Samsung, HTC, LG, Sony, Motorola i maggiori ma sono centinaia, se non migliaia, in totale) che sfornano terminali nuovi continuamente rendendo di fatto impossibile l’aggiornamento degli stessi. Non è assicuranto spesso neanche il supporto nei due anni, durante il periodo di garanzia, previsti dalla legge. Ed è per questo che mi chiedo se è giusto acquistare uno smartphone android “top di gamma a novembre 2010, appena lanciato al prezzo di 599€, e considerato obsoleto già nel marzo 2011, vedendoselo aggiornare la prima volta (da Android 2.2 a 2.3) dopo qualche mese per voi essere totalmente abbandonato dall’azienda produttrice all’uscita di Ice Cream Sandwich, come già visto qualche riga più su, meno di un anno dopo.

Tanto per aggiungere al danno anche la beffa è “divertente” sondare il mercato per scoprire che con appena un centinaio di euro è possibile trovare modelli “entry level” con quella versione del sistema operativo (Android 4.0.x) negata in precedenza al “dispositivo top” per ragioni “tecniche“, nonostante le caratteristiche hardware decisamente superiori.

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Le possibili alternative

In questo articolo non ho intenzione di effettuare una scelta definitiva, soprattutto perché ho qualche altro mese di tempo per scegliere, prima della scadenza del contratto telefonico, nel frattempo inoltre si terrà il Mobile World Congress, con la probabilissima uscita di parecchie novità. Le due alternative che ho preso in considerazione sarebbero, a questo punto, iOS o Windows Phone, iPhone 5 o Nokia Lumia 920.

Se dovessi scegliere oggi opterei senza dubbio per il Nokia, ritengo infatti che l’iPhone sia sopravvalutato e troppo costroso, inoltre sto pensando ad un’altra “piccola rivoluzione” nella mia vita e cioè l’abbandono del MacBook Pro in favore di un Ultrabook con Windows 8. Questo renderebbe più semplice la convivenza fra smartphone e PC, trovandosi nello stesso “ecosistema software“.

Per approfondire la questione Google-Privacy

Per chi volesse approfondire la questine, accennata nella prima parte dell’articolo, concernente la situazione “Norme sulla Privacy” di Google, consiglio alcuni articoli scritti tempo fa su questo blog, in ordine cronologico:

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3 Risposte a “Ecco perché il mio prossimo smartphone non sarà Android! [Editoriale]”

  1. Solo i miei 2 cents.
    Se avessi voglia di mantenerti su android, acquista solamente Nexus.
    Va da sé che non cade il discorso privacy, ma tampona decisamente tutti gli altri aspetti evidenziati.

  2. Be si in realtà ci sarebbe l’alternativa nexus, ma anche volendo sorvolare sulla privacy (Apple non tratta meglio i suoi utenti, forse Windows Phone si) ci sarebbe il problema samsung che proprio non mi convince come produttore… solo il N1 mi è piaciuto… vediamo questo N4 come sarà…

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