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Agenzia delle entrate: delude il mattone nel 2º Trimestre dell'anno, compravendite in calo del 3,6% (scarica pdf)
GTRES

Doccia fredda per il mattone. Dopo il risultato positivo dei primi tre mesi, il mercato immobiliare segna nel secondo trimestre dell'anno un nuovo calo delle compravendite, pari al 3,6%. Flessione meno accentuata - solo dell'1% - per il residenziale, mentre nelle grandi città si registra un aumento del 3,8% della compravendita di abitazioni. A dirlo è la nota trimestrale dell'agenzia delle entrate sull'andamento del mercato immobiliare

Non si tratta però di una vera e propria sopresa. Come ricorda l'agenzia delle entrate nella sua nota trimestrale. Il dato positivo dello scorso trimestre (+1,65) "era imputabile soprattutto agli effetti della traslazione ai primi mesi del 2014 della stipula degli atti di compravendita, potendo in tal modo avvalersi del più vantaggioso regime delle imposte di registro, ipotecaria e catastale in vigore dal 1 gennaio 2014. Il calo delle compravendite, se confrontato con i tassi tendenziali nei trimestri antecedenti quelli interessati dall'effetto del nuovo regime fiscale, risulta attenuato in tutti i settori

L'andamento nei vari settori

A risentire di più del calo sono i settori commerciale (-5,1%), terziario (-6,9%) e pertinenze (-5,1%), mentre a reggere di più è il settore residenziale. Questo limita le perdite, rispetto al ii trimestre del 2013, a un solo punto perentuale

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Differenze geografiche

A flessione delle compravendite di case è più marcata al sud dove il calo è pari al -4,3% e più contenuta al nord -0,3%. Con un'inversione di tendenza al centro, dove le compravendite sono in crescita dell'1,7%.

L'andamento del mercato residenziale registra andamenti diversi se si distingue il mercato nei capoluoghi da quello nei comuni minori, in ciascuna area geografica. In particolare le compravendite di abitazioni nei capoluoghi sono in rialzo dell'1,8% in termini annuali, conservando in questo  modo il segno positivo del primo trimestre (anche se allora il rialzo era stato dell'8,8%). Dopo il rialzo del i trimestre (+1,7%) torna in campo negativo con un calo del 2,4%

Agenzia delle entrate: delude il mattone nel 2º Trimestre dell'anno, compravendite in calo del 3,6% (scarica pdf)

La compravendita nelle metropoli
Nelle otto maggiori città italiane per polazione le compravendite di abitazioni sono in rialzo nelle città +3,8% complessivamente. Tra le città spiccano in particolare i rialzi a Firenze, Bologna e Genova che mostrano tassi di variazione oltre il 10%

I due maggiori mercati per compravendite immobiliari, Roma e Milano, sono in recupero in questo trimetre rispetto al ii trimestre del 2013, con Milano che conferma il segno positivo per il quarto trimestre consecutivo. A Palermo si registra il primo tasso positivo dal 2012 (+7%). Numero di transazioni in flessione a Torino (´5,5%) e a Napoli (-6,3%)

Per quanto riguarda i comuni della provincia delle principali città, si registra un calo dell'1,2%. Le perdite più elevate nella provincia di Bologna, -6,7%, Genova (-4,8%). Più contenute le flessioni nell'hinterland di Milano, Torino e Palermo. In rialzo il mercato nelle province di Napoli, Roma e Firenze, dove il recupero di compravendite rispetto al ii trimetre del 2013 raggiunge il picco di quasi il 10%

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1 Commenti:

mauro
2 Ottobre 2014, 20:01

Ripeto come fatto tante altre volte: siamo solo all'inizio. Se l'anno prossimo (2015) non verranno raggiunti gli obiettivi di pareggio di bilancio, per i 3 anni successivi dal 2016 al 2018, padoan ha detto senza mezzi termini che a pagare saranni gli italiani: (dA IL FATTO QUOTIDIANO)"L’area dell’euro è a un bivio”, aggiunge il ministro sottolineando che i Paesi in assenza di interventi “rischiano di avvitarsi in una spirale di stagnazione e deflazione”. Quindi “Occorre muovere con decisione su più fronti nella consapevolezza che in assenza di una ripresa robusta la Tenuta del tessuto produttivo e sociale Risulterebbe a rischio, la ricchezza delle famiglie minacciata, le prospettive dei giovani compromesse”. Dal canto suo l’Italia mette un punto Fermo sugli impegni presi Garantendo Fin da ora che se non ce la farà nel 2015, l’anno successivo i soldi mancanti saranno chiesti ai contribuenti e scatteranno in automatico gli Aumenti dell’Iva E delle altre imposte indirette per un controvalore di 12,6 miliardi sul 2016, 17,8 miliardi nel 2017 e 21,4 miliardi nel 2018."
Esistono per questo notevoli margini di contrazione di compravendite e dei prezzi, altro che mercato assestato e ripresa in vista come qualche centro studi farnetica

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