Wireless o no, senza il jack audio la qualità della musica è migliore

Il gruppo a cui fanno capo JBL, AKG e Harman Kardon segue a ruota la strategia di Apple e punta sul wireless

Stando a Apple, il futuro degli smartphone è senza jack. Ma se sei l'azienda che ha inventato (e brevettato) il connettore Lightning, tutto sommato, è chiaro che la pensi così. Però anche altri produttori hanno già seguito la decisione di Cupertino: per Intel la mossa di Apple favorirà la diffusione dello standard USB-C e anche il consorzio dei produttori di gadget usb ha già pubblicato le linee guida per l’audio digitale, rendendo di fatto obsoleta la vecchia interfaccia da 3,5 millimetri.

Da un punto di vista strategico, la scelta di Apple ha stravolto l'intero settore, ma sembra che nessuno si sia fatto cogliere impreparato. Intanto perché l'offerta di prodotti bluetooth negli ultimi tempi è cresciuta; e poi perché sostituire il jack con il connettore Lightning è un investimento semplice dal ritorno assicurato. È il caso di Harman, gruppo a cui fanno capo realtà quali JBL, AKG e Harman Kardon, una tra le prime aziende a offrire cuffie con il Lightning. "La transizione alla trasmissione digitale — Bluetooth o Lightning — ci porta l'opportunità di spingere ancor più sulla qualità audio: il segnale è preso dal dispositivo in digitale, il che consente di elaborare un segnale perfetto nelle cuffie", ci ha confermato Armin Prommersberger, Senior Vice President of Technoogy di Harman, un manager con una visione piuttosto precisa del futuro delle connessioni audio. Di qualsiasi tipo esse siano.

L'autonomia di cuffie wireless può essere un fattore che limita la scelta di un modello di questo tipo?

"No, al giorno d'oggi i consumatori sono abituati a ricaricare i loro gadget. La sfida dell'industria è innovare su batteria a più lunga durata, cosa che ad Harman facciamo con successo. Se guardiamo ai nostri prodotti, oggi, abbiamo auricolari Bluetooth che permettono di ascoltare musica per otto ore — come per esempio i JBL Reflect BT Mini. Per via di design e tecnologia, i modelli sovraurali offrono una maggior durata. Per esempio, le AKG Y50BT arrivano a 20 ore".

Un audiofilo appassionato come me non guarda certo al prezzo, ma come volete convincere all'acquisto chi di solito non vuole spendere più di 50 euro per delle cuffie?

"Il criterio principale è la qualità audio e l'esperienza d'ascolto che le cuffie offrono all'utente: sempre più persone apprezzano e chiedono audio di qualità. Abbiamo un'ottima linea di modelli di auricolari e sovraurali che offrono un buon audio a budget differenti. Con i modelli top gli utenti avranno un'esperienza di ascolto ancora migliore grazie a tecnologie sofisticate che, per esempio, consentono maggiore personalizzazione dei parametri audio".

Come differiscono i brand raccolti sotto il gruppo Harman?

"Con JBL sviluppiamo prodotti che intensificano l'esperienza del consumatore, perché la vita non è definita dalle cose che hai, ma da come le percepisci. Harman Kardon punta al suono sublime e al design sofisticato: un perfetto bilanciamento tra arte e funzionalità. AKG, invece, punta nel portare il suono puro, quello da studio, a consumatori e professionisti".

Quali sono le principali innovazioni tecnologiche apportate dai vostri prodotti, di recente?

"NXTGen Active Noise Cancellation che filtra i rumori esterni lasciando liberi di impostare la quantità di suoni esterni da eliminare. TruNote che calibra il suono in base a come è indossata la cuffia sull'orecchio. ShareMe che permette di ascoltare musica in streaming su un altro paio di cuffie dotate della medesima tecnologia".

Consiglia un modello di auricolari con cavo, a uno vecchia maniera come il sottoscritto?

"Dalla nostra gamma attuale potresti dare un'occhiata ad AKG Y23 oppure a un modello cablato di JBL, le Reflect Mini".