"Coronavirus” ovvero virus SARS-CoV2 causa della malattia COVID-19: cosa ci è utile sapere anche per il comparto agricolo

 

E’ volontà di Confagricoltura Liguria aggiornarne le informazioni relative alle decisioni prese dell’Autorità Competente in relazione alla diffusione del “Coronavirus” ovvero del virus SARS-CoV2 causa della malattia COVID-19.
Con il DPCM del 01 marzo 2020 sono state aggiornate le aree oggetto di restrizioni:
• Zona allegato 1 (ZONA ROSSA). Gli undici comuni dove vengono applicate stringenti regole quali divieto di allontanarsi dal territorio comunale, divieto d’accesso, sospensione di tutte le manifestazioni, eventi e riunioni pubblici e privati, chiusura scuole e musei. Chiuse inoltre le attività commerciali tranne quelle di pubblica utilità e sospese le attività lavorative per le imprese, escluse quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilità.

 

Comuni:
1) nella Regione Lombardia:

a) Bertonico;
b) Casalpusterlengo;

c) Castelgerundo;
d) Castiglione D'Adda;

e) Codogno;
f) Fombio;
g) Maleo;
h) San Fiorano;
i) Somaglia;
l) Terranova dei Passerini.

 

2) nella Regione Veneto:

a) Vò

 

• Zona allegato 2 (ZONA GIALLA). Le tre regioni e le due provincie dove l’ordinanza prevede, tra le misure, la sospensione delle partite e delle trasferte, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado, musei e luoghi culturali.
Regioni:
a) Emilia-Romagna;

b) Lombardia;
c) Veneto.
Province:
a) Pesaro e Urbino;

b) Savona.

Il DPCM detta regole sia per le zone di cui sopra (Allegato 1 e Allegato 2) sia per l’intero territorio nazionale:

• Adozione di nuove misure di contenimento zone allegati 1 e 2 del DPCM:
o Per pub e bar svolgimento delle attività di servizio solo al tavolo (vedi art. 2 lettera h);
o Organizzare il locale in modo rispettare la distanza di 1 metro tra i visitatori delle attività commerciali, ristorazione, bar e pub (vedi art. 2 lettera h e i);
o Per le attività commerciali diverse da ristoranti, bar e pub l’apertura è condizionata all’adozione di misure organizzative tali da consentire un accesso ai luoghi con modalità contingentate o comunque idonee a evitare assembramenti di persone (vedi art. 2 lettera i);
o Per le residenze sanitarie assistenziali rigorosa limitazione dell’accesso dei visitatori agli ospiti (vedi art. 2 lettera k); o Nello svolgimento di incontri e riunioni privilegiare le modalità di collegamento da remoto (vedi art. 2 lettera m);
• A livello del territorio nazionale (art. 4) possibilità di applicazione di modalità di lavoro agile “semplificate”.