Il comune di Chiavari contro la chiusura del tribunale

Una pagina a pagamento sul Corriere della Sera spiega le spese già sostenute per la costruzione di un nuovo tribunale, che rischia di essere inutile

Il comune ligure di Chiavari, in provincia di Genova, ha pubblicato oggi una lettera firmata dal sindaco, Vittorio Agostino, in cui chiede che il tribunale di Chiavari non venga chiuso e accorpato al tribunale di uno dei vicini capoluoghi di provincia, Genova o La Spezia, vista anche la costruzione di una nuova struttura per ospitare il tribunale. La lettera è stata pubblicata sul Corriere della Sera a pagina 36.

La chiusura del tribunale non è però per nulla sicura, dato che il provvedimento legislativo a cui fa riferimento la lettera in apertura (la cosiddetta “manovra bis” del governo Berlusconi) stabilisce solo che entro il settembre 2012 il governo provveda a ridefinire “la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza” in base a moltissimi criteri generici, tra cui anche la “specificità territoriale”. Il sindaco ha comunque pubblicato la lettera in cui ricostruisce il percorso di approvazione della struttura, le spese sostenute, i risparmi futuri e l’efficienza della sede giudiziaria di Chiavari.

Signor Presidente del Consiglio dei Ministri, Prof. Mario Monti
Signor Ministro della Giustizia, Avv. Prof. Paola Severino

La Legge Delega del 14/9/2011 n. 148, nell’ottica di un contenimento della spesa pubblica nazionale, prevede la revisione delle circoscrizioni dei Tribunali con la possibile soppressione del Tribunale di Chiavari e il suo accorpamento al Tribunale di Genova o di La Spezia.

Desidero fare presente che quattro anni fa il Comune di Chiavari, in accordo con il Ministero della Giustizia, ha iniziato la costruzione di un nuovo e moderno Palazzo di Giustizia i cui lavori termineranno il prossimo mese di marzo.

Detto palazzo è costato complessivamente circa 13,3 milioni di euro di cui 8,7 finanziati dallo Stato e 4,6 dal Comune di Chiavari che inoltre ha messo a disposizione gratuitamente l’area sulla quale l’edificio è costruito.

Il progetto – anche esso finanziato dal Comune – è stato approvato dai vertici della Magistratura, dall’Ordine degli Avvocati e dal Provveditorato alle Opere Pubbliche ed è dimensionato per il corretto svolgimento di tutte le attività giudiziarie del nostro comprensorio. A seguito di questa opera, lo Stato non dovrà più corrispondere onerosi canoni di affitto per gli spazi attualmente occupati.

Qualora il Tribunale chiavarese dovesse essere accorpato ad altra sede, lo Stato dovrebbe reperire nuovi spazi per almeno 8.000 mq. e circa 70 posti auto originando costi addizionali anziché diminuirli.

Oltre a maggiori spese si otterrebbe un grave disservizio per un comprensorio di circa 150.000 abitanti con conseguenti negative ripercussioni sull’economia del nostro territorio.
Inoltre risulta – dati pubblicati dal Ministero di Grazia e Giustizia – che il Tribunale di Chiavari abbia tempi di risoluzione delle cause più celeri rispetto ad altre realtà e viene collocato tra i dieci migliori in Italia. Diversamente i Tribunali di Genova e di La Spezia sono già congestionati ed hanno tempi maggiori di risoluzione della cause.

La chiusura del Tribunale a Chiavari sarebbe un esempio di cattiva amministrazione e di spreco di risorse poiché, paradossalmente, genererebbe risultati opposti a quelli perseguiti dalla Legge Delega.

Si auspica pertanto che, anziché sopprimere il Tribunale di Chiavari, venga aumentato il numero dei Comuni inclusi nella sua circoscrizione.

Alla luce di quanto sopra sollecitiamo il tempestivo intervento del Governo per scongiurare la chiusura del Tribunale di Chiavari.