Scie chimiche

Rom rubano taniche di carburante in aereoporto ma al loro interno c’è bario

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Il titolo di quest’ultima notizia indurrà sicuramente molti lettori a credere che si tratti di una notizia satirica, invece, purtroppo è un’incredibile realtà.
A quanto pare un gruppo di zingari, probabilmente stanco dei soliti furti di cavi in rame, ha deciso di alzare un po’ il tiro puntando a qualcosa di tanto insolito quanto remunerativo.
Il 20 aprile 2015 un gruppo di rom, nel cuore della notte è riuscito a penetrare, sfruttando un buco nella recinzione e il cambio della guardia, all’interno del piccolo aereoporto di Aulpi e a rubare 3 taniche, che ad una prima occhiata sembravano contenere carburante Avgas 100LL.

Stando alle poche informazioni pervenuteci fino alla settimana scorsa nell’ora successiva al furto il campo nomadi, a cui appartenevano i ladri di ventura, è stato raggiunto da 3 elicotteri neri dai quali sono scesi misteriosi uomini in abito scuro che in men che non si dica hanno recuperato le taniche e hanno imposto a tutti i testimoni il silenzio con pesanti minacce.
Miracolosamente due giorni fa un nostro inviato indipendente è riuscito a mettersi in contatto con uno zingaro di nome Dragosh, il quale in cambio di una somma in danaro ed un vecchio passeggino ha deciso di raccontarci l’accaduto.

bariooooo

A quanto pare, una volta al campo i ladri, di cui Dragosh non faceva parte, hanno aperto le taniche per esaminare il prodotto, che sorprendentemente non aveva l’odore del carburante per aerei che ha un gran valore al mercato nero. A questo punto gli audaci rom hanno deciso di rovesciarne un po’ a terra nel tentativo di capire di cosa si trattasse e ciò che è successo subito dopo ha dell’incredibile. Il liquido fuoriuscito dai fusti aveva un colorito biancastro ed un odore molto strano, ma cosa ancor più bizzarra, era la sua consistenza molto densa e “granulosa”.
Sembrava quasi uno di quei saponi che usate per lavarvi i capelli” sono state le testuali parole del coraggioso Dragosh alla richiesta dell’intervistatore di fornire più dettagli.
Purtroppo di lì a poco sono arrivati i “polizziotti neri” e hanno confiscato tutto, l’unica traccia rimasta è il segno nel terreno dove è stato versato il liquido, che ha fatto seccare tutta l’erba, lasciando una strana muffa bianca, presente ancora oggi.

Due degli zingari artefici del furto hanno accusato nei giorni successivi sintomi da intossicazione radioattiva quali vomito, diarrea, giramenti di testa e misteriose pustole contenenti “strani filamenti”.

chimico

La traccia lasciata sul terreno

Il nostro agente è riuscito a fotografare l’area incriminata e ad effettuare un’analisi di base del terreno dalla quale è emerso un elevatissimo tasso di bario (Ba) e alluminio (Al). Sono stati raccolti anche campioni di terreno per analisi approfondite, alcuni dei quali sono attualmente in viaggio verso la Germania, dove il GEB effettuerà dei controlli con le sue strumentazioni all’avanguardia.
Continuate a seguirci per avere futuri e ulteriori dettagli sull’accaduto.

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Sull'autore
Italiano trapiantato in America da molti anni si impegna per portare la verità a galla senza temere le conseguenze. Membro attivo della Nevada Chemtrail Reports e del Mutual UFO Network (MUFON) porta avanti indagini personali e i suoi articoli hanno spesso guadagnato una pagina nelle riviste specializzate in Ohio.
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