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10 Gennaio 2018

Grandi città: mercato in crescita a Milano

di E.I.

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L’ufficio studi del gruppo Tecnocasa ha realizzato una panoramica del mercato immobiliare italiano analizzando prezzi, compravendite e tendenze nelle grandi città in attesa dei dati conclusivi del 2017.

A Bari le zone centrali registrano un buon andamento grazie ai quartieri di Murat-Libertà e di Borgo Antico, quartiere dove si segnalano investimenti finalizzati all’affitto turistico. Nella macroarea di San Pasquale-Carrassi i prezzi diminuiti attirano anche investitori che acquistano per affittare agli studenti. Stabili i valori nei quartieri di Palese, Santo Spirito, Carrassi-Poggiofranco-Policlicnico e Poggiofranco. Le quotazioni immobiliari registrano un calo dell’1,3%

Bene il centro storico di Bologna dove si segnala una buona domanda di investitori, soprattutto genitori di studenti universitari, numerosi in città. I prezzi hanno registrato un aumento dell’1,1%. In queste aree vanno avanti i lavori di ristrutturazione su immobili di grandi dimensioni e su uffici ormai non più utilizzati e che subiscono un cambio di destinazione d’uso in residenziale. Attese per l’area di San Donato e San Donnino in seguito al progetto FICO Eataly World, un’area che sarà destinata all’agroalimentare e che dovrebbe portare un indotto di lavoratori e di visitatori annuali. Buon andamento anche per il quartiere Barca dove si segnala una buona domanda di locazione per la presenza di aziende e dell’Ospedale Maggiore. Il numero di compravendite registra un calo del 3,0%.

Le variazioni dei prezzi si riferiscono aI primo semestre 2017 rispetto al secondo semestre 2016. Le compravendite sono riferite ai primi 9 mesi del 2017; la variazione è rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Ancora in calo i valori immobiliari nella città genovese (-3,0%), il parco immobiliare di bassa qualità e la bassa disponibilità di spesa espressa dai potenziali acquirenti fanno sì che la ripresa sia ancora lontana nel capoluogo ligure. Si salvano la zona intorno all’Ospedale San Martino dove comprano anche gli investitori. Le compravendite aumentano del 2,6%

A Napoli si registra una percentuale importante di acquisti a uso investimento concentrati nelle zone centrali e, negli ultimi tempi, anche a San Giovanni a Teduccio grazie non solo alla presenza di facoltà universitarie ma anche all’arrivo del centro Ios della Apple che sta richiamando studenti da tutta Italia. L’attitudine sempre più turistica della città sta portando un aumento, soprattutto nelle zone centrali, di acquisti a uso investimento per realizzare B&B e affittacamere. Le compravendite registrano un incremento dell’8,9%; i prezzi dello 0,7%.

A Roma la ripartenza è rallentata. Le quotazioni immobiliari registrano un calo dello 0,7%. Le zone centrali si salvano grazie ai numerosi acquisti a uso investimento con destinazione turistica che hanno interessato la città e che si concentrano soprattutto nella zone maggiormente attrattive quali il Centro storico, San Pietro, Testaccio e Trastevere. Bene anche la zona Tiburtina soprattutto sul versante della locazione in seguito all’insediamento dei nuovi uffici di Bnp Paribas e non si esclude che si possano avere in futuro effetti anche sugli investimenti grazie alla vicinanza del Policlinico e di diverse facoltà universitarie. Anche la zona Marconi segnala una ripresa dell’investimento e ci sono diverse aree di nuova costruzione e di recupero. Sempre bene le zone signorili tra cui Parioli e Prati dove si registra una ripresa della domanda di immobili. Le compravendite nella Capitale aumentano del 4,9%.

Il centro di Firenze è oramai quasi appannaggio degli acquisti per investimento da destinare a B&B. Acquistano anche stranieri per pezzi particolari con vista e decisamente prestigiosi. Tutto il centro risente dunque di questo tipo di acquisti. I prezzi in città sono diminuiti dello 0,2%; si registra un aumento delle compravendite pari al 6,5%.

A Palermo nei primi nove mesi del 2017 le compravendite aumentano del 13,7% grazie anche ai prezzi più vantaggiosi (-0,6%). Le zone centrali sono quelle che appaiono maggiormente dinamiche grazie alla sempre maggiore attrattività turistica della città, destinata ad aumentare ora che la città è stata nominata capitale della cultura per il 2018. Il fenomeno sta interessando le zone centrali e a ridosso della stazione della città dove sono in corso anche diversi interventi di riqualificazione di arterie stradali, potenziamento della metropolitana. Tutto ciò in futuro potrebbe dare possibilità di miglioramento alla città.

In lieve aumento i valori nelle zone centrali di Verona dove si registra una buona domanda di acquisti ad uso investimento, anche come casa vacanza. Sostanzialmente stabili i valori immobiliari negli altri quartieri della città. Complessivamente l’aumento dei prezzi è pari a 0,5%.

Tra le metropoli italiane Torino è quella che, dopo Milano, ha saputo trasformarsi e rinnovarsi. Le compravendite sono aumentate del 4,0%. Il 2006, l’anno delle Olimpiadi invernali, ha fatto da spartiacque tra un prima, fatto di riqualificazioni sul territorio e un dopo, in cui la città ha rivelato le sue notevoli potenzialità. I valori immobiliari però sono ancora in ribasso (-1,0%) soprattutto nelle zone in cui l’offerta immobiliare non è di qualità, zone centrali incluse. Un lieve aumento ha interessato il quartiere del Parco del Valentino dove si registra un ritorno degli investitori che acquistano soprattutto per la presenza di diverse facoltà universitarie. In diverse zone periferiche inizia a vedersi un aumento dei valori ma solo perché sono ormai talmente bassi che gli acquirenti di prima casa ne approfittano. Sempre bene la domanda ad uso investimento soprattutto a ridosso del Politecnico e in centro, dove si segnalano i primi acquisti di tipo turistico. Lievi incrementi di prezzo si registrano in diverse aree periferiche, dove ormai si erano raggiunti livelli molto contenuti. Sempre apprezzate e dinamiche anche le zone collinari dove, oltre agli investitori, si muove un target di acquirenti benestanti.

Milano continua a dare segnali positivi. Le compravendite aumentano del 7,8% e i prezzi dell’1%. Continuano i lavori di trasformazione della città. Il progetto di Porta Nuova ha avuto i suoi effetti sulle zone centrali che, nella prima parte del 2017, hanno registrato un aumento dei prezzi e sulla macroarea Centrale-Gioia-Fulvio Testi (+2,1%). Entrambe le aree hanno cambiato volto negli ultimi anni e ancora oggi gettano le basi per nuove trasformazioni urbanistiche. In crescita dell’1,8% i valori immobiliari della macroarea di Città Studi-Indipendenza grazie alla performance registrata nella zona di Città Studi in seguito alla domanda di investitori e genitori di studenti. Non si registrano al momento effetti legati al trasferimento delle facoltà scientifiche dell’Università Statale nell’ex area dell’ Expo. Incrementa i valori anche la macroarea di Navigli-Famagosta grazie alla presenza di importanti atenei e alle attese legate a Symbiosis. In crescita dell’1,3% i prezzi della macroarea di Vercelli-Lorenteggio dove si segnala la buona performance dei quartieri Wagner-De Angeli, Gambara e Bande Nere. Aumento dello 0,8% dei valori immobiliari per le macroaree di Fiera-San Siro e Lodi-Corsica e diminuzione dello 0,8% nella macroarea di Bovisa-Sempione. Nella prima è la zona Fiera-Monterosa a segnalare le prime richieste di acquisto e di locazione da parte di chi lavorerà a City Life nelle sedi di Allianz e Generali. Impatti anche sulla macroarea di Bovisa-Sempione, in particolare sulla domanda ad uso investimento nella zona Sempione-piazza Firenze grazie al completamento della fermata Tre Torri della linea 5 della metropolitana. A Milano esistono anche altri due progetti: il recupero degli scali ferroviari e la riqualificazione delle periferie che interesserà in particolare le case popolari e le strade nonchè la creazione di nuovi centri di aggregazione.

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È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:   Student Housing: accordo per 800 nuovi