EA paragona le loot box agli ovetti Kinder: i giocatori amano le sorprese

EA paragona le loot box agli ovetti Kinder: i giocatori amano le sorprese
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Le loot box sono divenute negli ultimi anni uno fra gli argomenti più animatamente discussi all'interno della community videoludica. Più di una volta, è stata Electronic Arts a far esplodere alcune delle più memorabili polemiche a causa della suo aggressivo utilizzo delle casse premio: ricorderete tutti, ad esempio, il caso Star Wars Battlefront 2.

Al netto di queste controversie, e del fatto che diversi paesi stanno cercando di debellare tale pratica nei videogiochi, Electronic Arts sembra essere ferma sulla sua posizione: le loot box non danneggiano l'industria videoludica, e non sono da considerarsi anti-etiche.

Ad affermarlo, come potete osservare tramite il tweet che trovate in calce alla notizia, è stato il VP of Legal and Government Affairs di Electronic Arts che, in risposta ad una domanda posta dal parlamentare del Partito Nazionale scozzese Brendan O'Hara, ha paragonato la meccanica delle loot box... Agli ovetti Kinder.

Secondo il publisher statunitense, i giocatori amano essere sorpresi, ed è per questo motivo che le loot box - termine che peraltro EA preferisce non utilizzare - posseggono valore intrinseco e leggitimità di esistere. Il modo in cui la compagnia ha impiegato la meccanica - specialmente in giochi come FIFA, ed in particolare nella modalità FIFA Ultimate Team - "è piuttosto etico e divertente, molto godibile dalla gente", oltre che - c'è da aggiugere - decisamente proficuo per le entrate finanziarie del colosso statunitense.

Dichiarazioni che possiamo definire quantomeno audaci e che finiranno inevitabilmente per far riaccendere discussioni riguardo a questo spinosa questione. Se Electronic Arts spinge sul "fattore sorpresa", infatti, altri accostano le loot box al gioco d'azzardo e supportano campagne per la protezione dei giocatori minorenni.