LEFT N. 26 | 29 GIUGNO 2018


I bambini migranti sono le prime vittime della crisi politica europea e della xenofobia
del governo giallonero. Per il ministro dell’Interno, la loro vita vale meno di un selfie.
E vuole rispedirli in Libia, dove comandano torturatori e schiavisti.
Chi è di sinistra può far finta di niente?

COPERTINA

Benvenuti in Italia

di Leonardo Filippi

Bambini, migranti e soli: perché il viaggio è un’odissea

di Checchino Antonini

Nati sulla costa sbagliata: gli invisibili di Catania

di Stefano Galieni

Vite sospese. La violenza contro la migrazione minorile

di M.Gabriella Gatti

Tutori volontari, la legge c’è ma non la fanno funzionare

di Donatella Coccoli

Umiliati e offesi dalla Francia ostile

di Tania Careddu

Perché il presidente Trump se la prende con i bambini

di Joel Weickgenant

Quei bambini abbandonati nelle prigioni d’Africa

di Pietro Greco

Olocausto bianco, figli rubati in nome di Dio

di Federico Tulli


La razionalità della religione genera mostri

di Carla Corsetti

Mimmo Lucano: «Salvini non mi fa paura. Ma le sue idee sì»

di Francesco Postorino


Turchia, un uomo solo al comando

di Roberto Prinzi

Senza immigrati non c’è lotta di classe. Corbyn dixit

di Domenico Cerabona

Colombia, il presidente Duque sulle orme di Uribe

di Carlos Mauricio Sànchez e Raffaele Pugliese

Lo scrittore Santiago Gamboa: «La sinistra continua la lotta»

di Simona Maggiorelli

Con Obrador il Messico svolta a sinistra

di Emanuele Bompan


Marxisti a Pechino, un grattacapo per Xi

di Alessandra Colarizi

Gao Xingjian, appello per un nuovo Rinascimento

di Simona Polvani

La prima rosa

di Lia Levi


le rubriche

Left quote

di Massimo Fagioli

Editoriale

di Simona Maggiorelli

Vaurandom

di Vauro

Temperature

di Fabio Magnasciutti

Parere

di Maurizio Brotini

Libri

di Filippo La Porta

Cinema

di Daniela Ceselli

Tempo liberato

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