3 giugno 2020 - 12:41

Roma, «The living chapel»: scrosci d’acqua e pareti di piante all’orto botanico

L’installazione ecologica ripropone le stesse dimensioni della piccola chiesa della Porziuncola, la cappella di San Francesco dentro Santa Maria degli Angeli ad Assisi

di Lilli Garrone

Roma, «The living chapel»: scrosci d'acqua e pareti di piante all'orto botanico
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Si chiama The living chapel, ed è una cappella vivente, realizzata con materiali di riciclo e composta da pareti verticali di piante e giovani alberi, dotata anche di un sistema musicale generato dall’acqua. Una installazione verde ed ecologica, che ripropone le stesse dimensioni della piccola chiesa della Porziuncola, la cappella di San Francesco all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli di Assisi. È già montata all’ingresso del’Orto Botanico di Roma per essere inaugurata venerdì 5 giugno, in questo meraviglioso giardino nel cuore di Trastevere, alla presenza del rettore della Sapienza Eugenio Gaudio, e festeggiare così la Giornata mondiale dell’ambiente.

Il progetto The living chapel è stato ideato dal compositore australiano -canadese Julian Darius Revie, ed è stato ricreato con l’aiuto di cento studenti volontari: la struttura in alluminio riciclato è stata ricoperta da tremila piante ornamentali permanenti e da migliaia di giovani alberi provenienti dalle foreste del centro Europa e da una collezione di frutti antichi originari dell’Umbria. Sono state inoltre create delle installazioni sonore realizzate con barili di petrolio riciclati e rigenerati in strumenti musicali che, animati da un flusso di gocce d’acqua, creano una sinfonia musicale continua, realizzando così un luogo di profonda armonia tra natura, musica, arte, architettura e umanità.

Uno spazio dove all’interno ci si può fermare e meditare sulla bellezza del nostro mondo e sulla necessità di preservarlo: «È ispirata oltre che a San Francesco all’enciclica del Papa e dell’agenda 2030 - spiegano ad una voce il direttore dell’orto botanico Fabio Attorre e la curatrice Consuelo Fabriani - È una struttura che unisce arte, musica ed architettura, dove riconnettersi con la natura: anche l’ approvvigionamento idrico è a ciclo continuo e il materiale di riciclo conosce così una nuova vita». «C’è la necessità di riconnettersi con la natura e di adottare modelli di sviluppo sostenibile» ha poi aggiunto Fabio Attorre, «sono contento che siamo riusciti a portare il messaggio attraverso quest’opera realizzata in un momento difficile come quello che stiamo vivendo». La Sapienza insieme all’orto botanico ha aderito all’iniziativa contribuendo a ospitare ed allestire la cappella vivente. Partner del progetto Fao e Plant for planet, Global catholic climate movement, Penn State university di Philadelphia, Università della Tuscia e Regione Lazio. Il pubblico interessato potrà seguire la cerimonia in diretta sul canale Facebook della manifestazione.

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