Coronavirus: quanto tempo resiste su rifiuti e materiali?

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Un recente studio americano ha analizzato i tempi di sopravvivenza del coronavirus sui più diffusi materiali domestici, mettendo in evidenza come questi materiali possano diventare vettori del virus.
Dai risultati, emerge come rame e cartone siano i materiali più sicuri; più rischioso è invece maneggiare oggetti e rifiuti in acciaio e, soprattutto, plastica che siano venuti in contatto con persone affette da coronavirus.

  • Rame: Capacità di trasmissione dimezzata in meno di 2 ore dal contatto; abbattimento totale della capacità di trasmissione in 4 ore dal contatto.
  • Cartone: Capacità di trasmissione dimezzata in 5 ore abbondanti dal contatto; abbattimento totale della capacità di trasmissione in 24 ore dal contatto.
  • Acciaio: Capacità di trasmissione dimezzata in 6 ore dal contatto; abbattimento totale della capacità di trasmissione in 48 ore dal contatto.
  • Plastica: Capacità di trasmissione dimezzata in 7 ore dal contatto; abbattimento totale della capacità di trasmissione in 72 ore dal contatto.

Questa ricerca deve indurci a riflettere, ai fini del contenimento del contagio, anche sulla necessità di condurre una più attenta e scrupolosa gestione dei rifiuti. Se, infatti, questi dati confermano una volta di più l’importanza di misure preventive quali la frequente detersione e disinfezione di oggetti e i materiali di uso quotidiano, soprattutto se esposti all’azione o al passaggio di altre persone, allo stesso modo dobbiamo rendere inoffensivi i nostri rifiuti per ridurre al minimo le probabilità di contagio nei confronti degli operatori cui sono destinati.

Le regole per raccogliere e smaltire i rifiuti domestici in sicurezza

A tal fine, l’Istituto Superiore della Sanità ha diffuso delle semplici regole per gestire correttamente i rifiuti domestici, garantendo così la sicurezza degli operatori della filiera, la cui attività è certamente tra quelle di importanza strategica in questa emergenza.
Ecco quali misure adottare per ridurre i rischi:

Regole per chi è positivo al virus o in quarantena:

  • Non differenziare più i rifiuti di casa tua.
  • Utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale.
  • Tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) vanno gettati nello stesso contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata.
  • Anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti, e i teli monouso vanno gettati nello stesso contenitore per la raccolta indifferenziata.
  • Indossando guanti monouso chiudi bene i sacchetti senza schiacciarli con le mani utilizzando dei lacci di chiusura o nastro adesivo.
  • Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata (due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro). Subito dopo lavati le mani.
  • Fai smaltire i rifiuti ogni giorno come faresti con un sacchetto di indifferenziata.
  • Gli animali da compagnia non devono accedere nel locale in cui sono presenti i sacchetti di rifiuti.

Regole per chi non è positivo al tampone e non è in quarantena:

  • Continua a fare la raccolta differenziata come hai fatto finora.
  • Usa fazzoletti di carta se sei raffreddato e buttali nella raccolta indifferenziata.
  • Se hai usato mascherine e guanti, gettali nella raccolta indifferenziata.
  • Per i rifiuti indifferenziati utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore che usi abitualmente.
  • Chiudi bene il sacchetto.
  • Smaltisci i rifiuti come faresti con un sacchetto di indifferenziata.

Cliccando qui, è possibile scaricare il pdf delle regole dell’Istituto Superiore di Sanità.

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