14 luglio 2020 - 22:21

MotoGp Jerez, Valentino Rossi e quella serie di verifiche che il Dottore vuole fare

Cambierà box a fine stagione, ma resta qualche nodo da sciogliere prima di accontentarsi davvero dello scambio con Fabio Quartararo

di Giorgio Terruzzi

MotoGp Jerez, Valentino Rossi e quella serie di verifiche che il Dottore vuole fare
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Un inizio segnato da molti finali. La vigilia del primo Gp 2020 risente di quanto accaduto nella lunga sosta. Mercato, soprattutto, per una galleria di facce perplesse. Quella di Valentino, per cominciare. Cambierà box a fine stagione, ma resta qualche nodo da sciogliere prima di accontentarsi davvero dello scambio con Fabio Quartararo. Sono due i temi in discussione. Il primo è intimo, riguarda una serie di verifiche che Valentino vuol fare su se stesso dopo un 2019 complicato al punto da rendere oscura un’analisi sulle responsabilità proprie o della Yamaha. La sospensione causa virus ha reso impossibile ogni chiarimento in pista e saranno quindi le prime gare ad offrirgli una misura della propria tenuta. Per questa ragione è assai probabile che il nuovo contratto con Yamaha — contrariamente a molte aspettative — preveda un anno più opzione per il 2022. Come dire: vediamo come vado, come va la moto, come funzionano gli automatismi nel team Petronas, poi decidiamo se continuare o meno. Anche perché, pur divertendosi ancora come un ragazzino, di battersi per semplici piazzamenti a Rossi non interessa granché. Il secondo tema riguarda l’organigramma della squadra. Tecnici, meccanici, addetti vari che Rossi vorrebbe tenersi vicini, che la Yamaha vorrebbe trattenere, senza contare l’organico già completo in casa Petronas. La ragione della firma ritardata sta qui. Nulla di insormontabile, pedine importanti da collocare parlando con i responsabili delle due strutture nei weekend di Jerez, piuttosto che via web. Rossi è allenato, carico, pronto. Il suo ultimo viaggio nella squadra ufficiale, proprio dalla Yamaha verrà analizzato al dettaglio telemetrico. Considerando che Quartararo non ha ancora vinto una gara in Motogp, ha collezionato un numero sin troppo galvanizzante di elogi e dovrà gestire complessità assai diverse, una volta promosso. Trattasi di battere Marquez. Per farlo, essere veloci non basta affatto, come ha imparato proprio Valentino.

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