La maledizione di Solarius

Un principe elfo guardiano del sole, arrogante e desideroso di potere. In parallelo uno scrittore che ha perso l’ispirazione e che con la figlia inizia a creare una nuova storia. Ma se la storia che Carlo sta scrivendo non fosse solo una fantasia? Ho preso sottogamba questo libro. La cover e i disegni delicati mi trasmettevano una storia molto leggera e quasi rivolta a un pubblico giovane o comunque con tematiche piuttosto leggere. E invece no, questo volume è un insieme di pugnalate e anche quando sembra che non possa andare peggio, la storia (ma non voglio fare spoiler) lascerà l’amaro in bocca. Lo stile è piuttosto semplice e nonostante sia un volume piuttosto piccino, le pagine scorrono e le graziose illustrazioni danno un volto ai due personaggi principali (e vi giuro che ne avrei volute tante altre) anche perché creano un contrasto con il mondo della vita reale dei personaggi, se da un lato seguiamo la storia di Solarius e Lunaris, dall’altro troviamo la vita di Carlo e della sua famiglia, in una Italia vera dove fare lo scrittore non è sinonimo di lavoro, nemmeno da parte delle persone care. Ci sono diversi passaggi del romanzo che ho trovato interessanti e fonte di riflessione anche estrapolati dal loro contesto, e questo accade per un volume davvero piccolo quindi mi chiedo di cosa possa essere capace l’autrice in formati più ampi. In definitiva cinque stelle. Non è la storia che mi aspettavo. Mi ha sorpreso e in più momenti mi ha pugnalato l’anima. È una storia veloce da leggere, consigliata e non è una cosa per bambini, anzi, questa autrice è tanto caruccia ma è una vespa pronta a colpire il lettore.

Bella l'idea di alternare la storia reale del protagonista con quella di Solarius. Speravo in qualche cosa di più movimentato, comunque carino.

Dotato di una grande forza comunicativa, il romanzo promette fin dalle prime pagine una narrazione semplice, lineare, modesta e convincente nel suo voler coraggiosamente mettere a nudo uno dei timori più profondi e radicati nell’animo di ogni scrittore, evidenziando così il netto contrasto che l’intensità delle emozioni raccontate va inevitabilmente a ricreare. Servendosi di uno stile di scrittura chiaro, scorrevole e privo di inutili complessità l’autrice riesce nell’impresa di dare vita ad una storia dalle molteplici sfumature, in cui la linea di confine tra giusto e sbagliato non si lascia definire in maniera univoca ed inappellabile da un’ingannevole e statica visione della realtà, ma finisce per intrecciarsi con lo sguardo attento ed indagatore di ogni singola personalità, tracciando un profilo particolarmente esaustivo di un mondo che vive instancabile di sensazioni tanto diverse quanto tutte innegabilmente legittime. Piani emozionali che nel loro perenne scontro riescono a fare de La maledizione di Solarius un’opera travolgente in cui i personaggi divengono sempre più l’espressione umana di quel fagocitante desiderio in grado potenzialmente di distruggerne lo spirito e i pochi studiati colpi di scena si susseguono ad un ritmo narrativo in costante crescita. Direzioni differenti di cui anche la costruzione del romanzo si avvale dando da una parte spazio alla realtà e dall’altra alla fantasia: parallelamente alle vicende e al malessere di Carlo, il lettore segue emozionato anche la storia che vede protagonisti Solarius e Lunaris, protettore e protettrice dei due astri celesti più importanti, ricercando e rifuggendo attraverso i lori occhi le bellezze e le crudeltà di cui anche gli esseri divini sono capaci. Un espediente narrativo complesso da fondere e perfezionare con il racconto principale, ma che ben si sposa con il taglio sinuoso e delicato proprio dello stesso, che Stefania Siano è riuscita ad integrare senza alcuna apparente difficoltà. Consigliatissimo!