È scomparso stanotte (martedì 17 maggio) a Roma, all'età di 82 anni, l'ex dirigente della Cgil Luigi Agostini. “Mi sono sempre considerato un comunista sindacalista”, diceva di sé: “Ho cambiato ruolo di tre anni in tre anni, evitando il più possibile la peggior malattia che colpisce gli uomini e le organizzazioni: la burocratizzazione”.

È stato segretario regionale in Veneto (1984-1988), successivamente segretario nazionale Cgil e responsabile dell'organizzazione e responsabile del settore Industria, segretario generale della Fp Cgil nazionale (1991-1993), responsabile delle Politiche di cittadinanza (1995-2000). Ha ricoperti incarichi in Fiom Cgil (dal 1967 al 1972 segretario a Pesaro, dal 1972 al 1976 a Treviso, dal 1976 al 1979 segretario regionale del Veneto e dal 1979 al 1981 segretario nazionale della Fiom-Flt). Negli anni Duemila è stato responsabile della Fondazione Cespe Studi di Politica Economica, vicepresidente di Federconsumatori e presidente di Federconsumatori Lazio e Roma.

Luigi Agostini nasce a San Sisto, frazione di Piandimeleto (Pesaro/Urbino), il 21 novembre 1940. Nel 1967 si laurea in Scienze politiche, nello stesso anno entra nella Camera del lavoro di Pesaro con l'incarico prima di organizzare l'Ufficio studi e poi come segretario provinciale Fiom. Da lì, tutta la sua vita personale e professionale sarà dedicata al sindacato e alla Cgil.

Luigi Agostini è stato autore di numerosi articoli e saggi, tra cui si segnalano la rubrica “Note critiche di Luigi Agostini” in Ticonzero e i suoi interventi nel “Diario del lavoro” e “Strisciarossa”. Rilevanti sono anche due importanti lavori monografici: “Il pipistrello di La Fontaine. Crisi, sinistra, partito” e “Neosocialismo” pubblicati da Ediesse.

“Ho dato il meglio di me a un’organizzazione di combattimento, la Cgil, casa e scudo per i più sfruttati. Ad altri il giudizio sul mio apporto”, si legge in un suo scritto: “Da parte mia posso solo dire di essere sempre stato e sempre sarò fedele agli ideali della mia infanzia e giovinezza”.