Farnesiana 2022

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LA GESTIONE DEL NIDO D’INFANZIA IL GIARDINO DEI COLORI ANNO 2022

nsorzio Farnesiana LA GESTIONE

Il nido d’infanzia “Il giardino dei colori” è un servizio rivolto alle bambine e ai bambini in età compresa tra i tre mesi e i tre anni; il servizio è gestito dal Consorzio Farnesiana, costituito da tre cooperative: Cooperativa Sociale Coopselios s.c., Unicoop cooperativa sociale a r.l. e l’Orto Botanico cooperativa sociale.

Coopselios

Coopselios è una cooperativa sociale no profit di tipo A nata nel 1985. Grazie a un’esperienza di quasi quarant’anni, è uno dei player nazionali più importanti nei servizi di cura alla persona. Oggi Coopselios conta oltre 3.000 occupati ed è presente in 8 regioni italiane. Quotidianamente offre i propri servizi a circa 6.000 persone, ponendosi come partner strategico per istituzioni pubbliche e privati nel progettare e realizzare soluzioni innovative per i bisogni socio-assistenziali, educativi e sanitari in continua evoluzione.

Unicoop

Unicoop è una cooperativa sociale che opera nella provincia di Piacenza dal 1986 erogando servizi qualificati per minori, anziani e persone con disabilità o in situazione di bisogno o disagio sociale. Nata per iniziativa di 13 giovani soci fondatori, è cresciuta fino a impiegare circa 400 lavoratori tra operatori socio-sanitari, educatori, animatori, assistenti sociali, infermieri, fisioterapisti, coordinatori.

L’Orto Botanico

La cooperativa sociale l’Orto Botanico a responsabilità limitata è nata nel 1991 e si occupa di inserimento lavorativo di persone in situazione di disagio sociale tramite lo svolgimento di diverse attività:

- realizzazione e manutenzione del verde pubblico e privato;

- servizi d’Igiene Ambientale: raccolta porta a porta di rifiuti, spazzamento meccanico, spazzamento manuale;

- servizi di piccola manutenzione e facchinaggio in strutture socio-sanitarie-assistenziali, negozi della GdO;

- servizi di pulizie e sanificazioni in strutture socio-sanitarie-assistenziali e in ambiente industriale e residenziale;

- servizi di gestione parcheggi bici, auto e moto oltre alla gestione per conto terzi di servizi di bike sharing e ciclofficina.

La cooperativa occupa attualmente 140 soci lavoratori e lavoratori di cui 50 sono in situazioni di disagio sociale.

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RISULTATO D’ESERCIZIO

Nel 2022 il Consorzio Farnesiana ha raggiunto un valore dei ricavi pari a € 829.636,00.

ORGANIZZAZIONE DEL NIDO

Organizzazione e orari

Il nido “Il giardino dei colori” nell’anno educativo 2021/2022 è stato regolarmente aperto da mercoledì 1 settembre 2021 fino a venerdì 29 luglio 2022.

Sono state osservate le chiusure solo nei giorni festivi durante il periodo natalizio e pasquale. Il nido non ha mai chiuso nessuna delle sue sezioni “bolle” per casi di positività accertata al virus SARS-COV-2. Ci sono stati casi di positività sia tra i bambini sia tra il personale, ma ciò non ha portato a nessuna chiusura per l’assenza di focolai.

Il servizio non è stato attivato nella prima e ultima settimana di agosto 2021 poiché non è stato raggiunto il numero minimo di 10 richieste necessario per garantire l’apertura.

Il nido ha osservato il seguente orario di apertura: da lunedì a venerdì, dalle 7:30 alle 16:00. Per l’anno educativo 2021/2022 non è stato attivato il servizio di tempo lungo fino alle 18.30 a causa

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dell’organizzazione differente necessaria per garantire, come da normativa, il contenimento della pandemia da Covid-19.

A causa dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia, come da direttive e delibere nazionali e regionali in vigore fino al 31 marzo 2022, per tutto l’anno educativo 2021/2022 si è scelto di mantenere la suddivisione del nido in 4 “bolle”, equivalenti alle 4 sezioni in cui viene normalmente suddiviso il nido. Ogni bolla ha mantenuto per tutto l’anno educativo, anche nei mesi da aprile a luglio 2022, spazi ed educatrici dedicate, sia all’interno del nido che nell’area esterna.

Questo scelta è stata fatta per mantenere una continuità educativa e una stabilità organizzativa a favore dei bambini, delle famiglie e del personale.

Questa decisione ha, di conseguenza, comportato il mantenimento del personale aggiuntivo necessario a sostenere questa organizzazione.

Dall’anno educativo 2022-2023, è stata definitivamente eliminata l’organizzazione per bolle e la compartimentazione degli spazi: questo ha consentito una condivisione di tempi e spazi tra i bambini delle 4 sezioni.

I bambini

A gennaio 2022 il nido ospitava 60 bambini convenzionati con il Comune di Piacenza e 3 bambini con contratto di accesso privato suddivisi in 4 sezioni omogenee per età.

Sono stati occupati 3 posti privati, uno nella sezione lattanti con ambientamento nella seconda metà dell’anno educativo e due nella sezione piccoli.

Per tutto l’anno, sono stati mantenuti due accessi al nido differenziati: uno per le sezioni Lattanti e Grandi (ingresso principale) e uno per le sezioni Piccoli e Medi (porta di accesso al salone-piazza); non sono stati creati né ingressi né uscite differenziate perché non si sono ravvisate criticità nell’autogestione della distribuzione da parte delle famiglie durante gli orari di ingresso e uscita.

Il mese di luglio 2022 è stato frequentato parzialmente o interamente da 27 bambini, un numero inferiore rispetto agli anni precedenti.

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FASCE DI ETÀ NUMERO BAMBINI/E 03 - 08 MESI 2 09 - 11 MESI 3 12 -
MESI 19 19
MESI 11 24
36 MESI 28 > 36 MESI 0 TOTALE
18
- 23
-
63

Il personale educativo

Al nido, per l’anno educativo 2021/2022, sono state impiegate: 13 educatrici, 1 cuoca, 3 ausiliarie, 1 atelierista e 1 coordinatrice pedagogica.

Da settembre 2022, il personale educativo è tornato ad essere quello pre-pandemia, con 10 educatrici, 1 cuoca, 3 ausiliarie, 1 atelierista e 1 coordinatrice.

Il coordinamento pedagogico

A partire dall’anno 2022, il coordinamento del servizio è passato da Cooperativa Unicoop a Cooperativa Coopselios

Nel periodo gennaio-aprile il ruolo è stato ricoperto dalla dott.ssa Glenda Bensi, in continuità con il coordinamento organizzativo già messo in atto negli anni precedenti.

Dal mese di maggio il ruolo di coordinatrice pedagogica e gestionale-organizzativa è ricoperto dalla dott.ssa Sara Bombeccari.

La coordinatrice ha partecipato agli incontri del Tavolo di coordinamento pedagogico provinciale, che è costituito da tutti i coordinatori pedagogici del territorio piacentino e garantisce il raccordo e il monitoraggio della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia; ha inoltre partecipato agli incontri previsti dal piano di formazione.

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Il personale educativo e di coordinamento anno educativo 2022/2023

LA PROGETTUALITÀ EDUCATIVA

Il progetto pedagogico

Il documento di progettazione educativa racchiude pensieri, osservazioni, idee, valori che l’intero gruppo di lavoro ha elaborato dopo i primi mesi di ambientamento, di osservazione dei bambini e di formazione del gruppo. Progettare è fondamentale per generare prefigurazioni, per predisporre contesti e fare scelte solidali con i bambini.

“La progettazione in tutte le sue fasi deve assumere una forma che sappia adattarsi nel miglior modo possibile a una molteplicità di fattori che si intersecano con il contesto. Senza progettazione non può esserci un rilancio di idee, concetti e contesti. Di contro, senza la capacità del rilancio, non può esserci progettazione. Progettare evoca l’idea di un percorso più aperto e dinamico; implica l’aggiustamento, la progressione delle idee, richiede ascolto, curiosità, attenzione e flessibilità”. (Cavalletti, Rinaldini).

L’obiettivo del nostro lavoro è quello di valorizzare il bambino sia come singolo sia come parte fondamentale di una relazione, nel rispetto delle differenze di ciascuno, dei ritmi, delle caratteristiche individuali, dei bisogni e dei vissuti personali che fanno di ogni bambino un soggetto unico e insostituibile. Questo può essere realizzato offrendo un ampio ventaglio di opportunità, affinché tutti siano stimolati, lasciando libero il bambino di sceglierne alcune piuttosto che altre secondo un orientamento il più personale e, quindi, il più autentico possibile.

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Riprogettare gli spazi

Il nido d’infanzia “Il giardino dei colori” ha intrapreso, a partire dal mese di giugno 2022, un percorso di rilancio che ha interessato diversi aspetti organizzativi e che sta portando a ripensare gli spazi, i materiali, gli strumenti di osservazione e di documentazione.

Grazie anche allo strumento di valutazione della qualità dei servizi educativi per la prima infanzia di Piacenza (collegati al percorso di accreditamento promosso da Regione Emilia-Romagna), l’intero gruppo di lavoro ha avuto modo di riflettere, osservare e riprogettare gli spazi dell’intera struttura con l’obiettivo di conciliare le necessità che le routine del nido impongono con il desiderio e la volontà di creare contesti di apprendimento ricchi e stimolanti.

Tutto il nostro percorso di riprogettazione si fonda sull’idea che gli oggetti e i materiali, se valorizzati e collocati in modo significativo, diventano importanti soggetti della relazione educativa. Diventa fondamentale, quindi, il passaggio dall’acquisto di materiale a quello di costruzione di scenografie, di paesaggi, di allestimenti, di installazioni dentro cui collocare l’azione educativa e le ricerche dei bambini.

In questa ottica, sono stati ripensati gli spazi comuni al piano terra dove è stata ricreata la piazza, allestita con centri di interesse:

- SPAZIO DELLA NARRAZIONE, costituita da un tappeto, una piccola libreria con libri;

- SPAZIO DEL GIOCO SIMBOLICO, costituito sia da una zona allestita con i travestimenti, sia da uno spazio dedicato alla cucina;

- SPAZIO DEI GIOCHI DA TAVOLO, costituito da un tavolo e da un mobile contenente tombole, gioco del memory, domino, puzzle, giochi a incastro a disposizione dei bambini;

- SPAZIO GRAFICO-PITTORICO, costituito da un tavolo con fogli di varie misure e consistenze e matite colorate.

Anche la zona del pranzo è stata riprogettata nel salone al piano terra, riposizionando i tavoli dedicati alle sezioni Medi e Piccoli. Questa riorganizzazione della piazza permette ai bambini e alle educatrici di vivere momenti comuni al di fuori delle sezioni e di conciliare al meglio le esigenze organizzative delle routine.

La progettazione educativa nel periodo gennaio/luglio 2022

Nell’anno educativo 2021/2022 è proseguita la sperimentazione, iniziata negli anni precedenti, del nuovo approccio progettuale. Questa metodologia impatta significativamente sulle modalità di lavoro con i bambini e sul modo di intendere le proposte di sperimentazione a loro fatte.

Il documento elaborato dalle educatrici racchiude pensieri, osservazioni, idee, valori che le educatrici, insieme all’intero gruppo di lavoro, hanno elaborato, con l’obiettivo di presentare ai genitori il percorso che stanno intraprendendo, con l’obiettivo di accogliere tutti i bambini nella loro unicità e specificità in rapporto agli altri e costruendo, quindi, in loro i primi rudimentali

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concetti di “comunità” e di gruppo. Questi pensieri si declinano in ipotesi progettuali, che verranno proposte ai bambini sotto forma di esperienze di gioco.

L’obiettivo primario che il nido si pone è il benessere dei bambini e delle loro famiglie. Questo approccio di lavoro rende necessario il confronto e la continua revisione degli atteggiamenti nei confronti dei bambini e tra le stesse educatrici; inoltre, fa emergere maggiormente la professionalità dell’educatore che ne trae ulteriore motivazione e rende manifeste le sue abilità e capacità non solo nella gestione del gruppo, ma nella lettura dei contesti e dei comportamenti dei bambini.

Permangono alcune difficoltà organizzative soprattutto nella sezione più numerosa, dove la gestione del contesto a piccolo gruppo è molto difficile, sia per gli spazi a disposizione che per la possibilità giornaliera di riuscire ad avere il piccolo gruppo. Le osservazioni risultano così difficili da realizzare.

Le osservazioni rappresentano però le basi di questo approccio senza le quali è difficile avere un quadro preciso e completo delle competenze e abilità dei bambini, dei progressi e delle loro conquiste. Per questo motivo, si è pensato ad una riorganizzazione dell’intero piano dedicato alla sezione Grandi.

Lo spazio atelier al piano primo è lo spazio più complesso da allestire e gestire e rimane, quindi, lo spazio su cui continuare maggiormente a concentrare sforzi e riflessioni.

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Anche i materiali hanno una rilevanza fondamentale, ancora di più in tempo di Covid-19 dove le condizioni risultavano essere ancora più complesse: sanificazione costante, quarantena per tutti i giochi non sanificabili, eliminazione di tutti i tessuti, i tappeti e i materiali di stoffa.

Questa regolamentazione ha, però, dato modo all’équipe di lavoro di fare scelte mirate, di organizzare meglio il materiale sia a livello di qualità che di quantità a disposizione, di scegliere in maniera più puntuale il materiale, in base all’obiettivo educativo che si stava perseguendo.

Di seguito, un focus sulle proposte educative pensate per ciascuna sezione.

Sezione Lattanti - “Il suono…che magia!”

Dopo aver osservato il piccolo gruppo di bambini della sezione lattanti, abbiamo notato un forte interesse verso la creazione e l’ascolto di un suono. Infatti, fin dai primi giorni di vita, i bambini producono suoni con piacere e interesse, prima con la voce e poi con qualsiasi oggetto capiti loro tra le mani. Ci siamo accorte che, quando percepivano un rumore come, ad esempio, il suono del tappo o della bottiglietta percossa, si fermavano, guardando con interesse da dove provenisse il suono e cercando di raggiungerlo.

A tal proposito, si è pensato di proporre ai bambini esperienze in cui potessero manipolare vari oggetti che producono un suono o un rumore compiendo una ricerca sonora e inventando una loro "musica", un suono creato da loro attraverso le mani, scuotendo gli oggetti. Partendo da materiali già proposti e che hanno suscitato interesse nei bambini come le bottigliette sonore, i tappi di latta e i cucchiai di legno, le educatrici hanno pensato di proporre loro esperienze con

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materiali differenti che potessero essere manipolati producendo un suono, come ad esempio la carta stagnola, la carta delle uova pasquali o oggetti di metallo.

Nel corso dell’anno, però, l’attenzione dei bambini verso questo tipo di attività è calata, spostandosi invece sulla manipolazione e osservazione dei materiali.

Le educatrici, quindi, hanno modificato la progettualità in corso, concentrandosi su una pluralità di esperienze ognuna delle quali, in modo differente, è andata a sollecitare i cinque sensi del bambino. Partendo da materiali già proposti, e che hanno suscitato interesse nei bambini, le educatrici hanno strutturato percorsi sensoriali e motori che gli stessi hanno potuto esplorare.

Dopo aver osservato attentamente il gruppo dei bambini, le educatrici hanno pensato di proporre loro un percorso legato alla scoperta manipolativa e sensoriale dei diversi materiali, principalmente informali e destrutturati. Le esperienze maggiormente apprezzate dai bambini sono state quelle legate alla manipolazione, all’incastro e ai primi travasi.

Attraverso la manipolazione, infatti, i bambini non solo hanno avuto modo di interagire con i materiali attraverso i cinque sensi, ma di scoprire e conoscere la realtà; gli oggetti rappresentano una realtà concreta per i bambini, quando possono toccarli e tenerli a portata di mano. Le educatrici hanno notato, inoltre, che esplorando e sperimentando i materiali, i bambini hanno insistito nella ricerca di causa-effetto che la propria azione esercita sull’oggetto che manipolano, come, ad esempio, ascoltare i suoni e rumori prodotti travasando i chicchi di caffè o infilando le mollette nei barattoli.

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Sezione Piccoli – “Trafficare dentro e fuori”

Il suono, infatti, era un altro interesse che accomunava tutti i bambini e che si è approfondito. Con la consapevolezza che non tutti i bambini devono fare la stessa cosa nello stesso momento, le proposte educative sono state calibrate e orientate in base alle reazioni e alle sperimentazioni. Grazie a un’attenta osservazione dell’agito dei bambini, le educatrici hanno rilanciato proposte ed esperienze diverse, derivanti dagli interessi che gli stessi hanno dimostrato nel corso dell’anno educativo.

Sezione Medi - “Facciamo finta di… per diventare gruppo”

Osservando il gruppo di bambini nei primi mesi di frequenza al nido, le educatrici hanno notato un maggior interesse per le zone del gioco simbolico, in particolar modo per quello del “prendersi cura di…”. Alcuni bambini hanno iniziato a tenere in braccio le bambole, metterle a dormire, dar loro da mangiare e questo loro agito ha incuriosito i compagni che sono entrati, a loro volta, a far parte del gioco sia imitando i loro pari che rielaborando il gioco stesso.

Inoltre, molti bambini si sono dimostrati interessati alla pedana della costruttività che li ha stimolati nelle fasi di concentrazione, imitazione e aggregazione.

Per questi motivi, assecondando i loro interessi e bisogni, è stato deciso di incentrare le proposte educative su queste tematiche:

• Il “far finta di…”

• Il costruire insieme.

Fare finta di…

Tre sono le esperienze che i bambini possono fare nel gioco simbolico: imitare, interpretare, imparare.

IMITARE - I bambini imitano spesso la realtà che li circonda. Riproducono episodi di vita quotidiana e recitano ruoli conosciuti; ciò permette loro di esprimere i propri sentimenti.

INTERPRETARE - Osservando i propri compagni, ogni bambino legge l’azione dell’altro in modo diverso a seconda della propria immaginazione, creatività ed esperienza per darne poi una propria interpretazione.

IMPARARE - Attraverso il gioco simbolico il bambino è libero di assumere ruoli e quindi di comprendere e condividere modelli di comportamento. Attraverso la libertà di azione, il bambino rinforza la propria identità sia sotto il profilo corporeo che intellettuale. Inoltre, il gioco del “far finta di…” soddisfa appieno il bisogno del bambino di identificarsi con gli altri e questo lo aiuta ad acquisire comportamenti, schemi di azione ed espressioni verbali delle persone attorno a lui. Osservando gli altri, infatti, imparo ad essere me stesso.

Per favorire questo percorso, ciclicamente sono stati proposti materiali che anche l’adulto utilizza nei momenti di cura, come la crema per il corpo e i materiali utilizzati per simulare il momento del bagnetto con l’ausilio delle bambole presenti in sezione. Un aspetto centrale, rispetto a questo tema, è stato far comprendere ai bambini quanto le azioni di cura reciproca siano importanti già in

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questa fase dello sviluppo stimolandoli anche a considerare i bisogni dell’altro perché la vita al nido è “vita di gruppo”.

La costruttività

La costruttività fa parte della pluralità dei linguaggi che caratterizzano il bambino. In questo linguaggio si riconosce la naturale inclinazione di quest’ultimo a costruire, decostruire, seriare e classificare. La costruzione di un bambino non è mai solo una costruzione. I bambini tendono al bello per natura, perché compiono attività sul mondo che rispondono alle leggi di base della matematica quali la bellezza e l’armonia, che ne sono espressione.

L’adulto ha spesso la possibilità di sostenere questa tendenza affinché il bambino possa compiere una riflessione cognitiva su questo aspetto e crearne un apprendimento. Osserviamo i bambini impilare, allineare, sollevare, riempire, svuotare bilanciare e riporre. Questi giochi favoriscono l’esplorazione di forme piane e solide oltre ad aiutare a familiarizzare con lo spazio e le sue tre dimensioni: altezza, lunghezza e profondità.

Già dell’età del nido i bambini si confrontano, durante i loro “trafficamenti”, con concetti di ordine fisico come equilibrio, bilanciamento o peso; soprattutto, il linguaggio costruttivo è anche rappresentazione di concetti matematici quali insiemi, corrispondenze, accumulo, dentro/fuori, aggiunta/sottrazione, classificazioni, ritmi e simmetrie. Abbiamo così diversificato la proposta di materiale tenendo presente sia la forma estetica sia la consistenza sia la provenienza (materiali naturali/di riciclo). In base ai percorsi lungo i quali ci hanno guidato i bambini, questo aspetto della costruttività ci ha seguito per tutto l’anno anche grazie alla possibilità di mantenere le costruzioni

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dei bambini all’interno della sezione, o in un luogo ad esse dedicato, per poter documentare lo svolgersi del percorso.

Sezione Grandi – Il gioco simbolico e le autonomie

Dopo aver osservato i bambini, due sono le tematiche verso le quali sono state orientate le proposte:

- la figura del “lupo” come guida per esperienze motorie e di gioco simbolico di finzione;

- le autonomie, imparare a fare da soli in maniera sempre più specializzata e consapevole, soprattutto nel momento del pranzo.

“In bocca al lupo…. Viva il lupo!”

Le educatrici osservando e ascoltando i bambini, si sono accorte che spesso veniva menzionata la figura del lupo. I bambini richiedevano alle educatrici di leggere il loro libro preferito del momento ossia: “LUPO, LUPO DOVE SEI?” di Steve Cox, editore ABraCadabra. Inoltre, alcuni bambini hanno iniziato ad impersonificare il lupo, ricreando così in autonomia il loro personale gioco simbolico. Il lupo ha accompagnato i bambini nei vari momenti di vita vissuta al nido. Per questo motivo, sono state proposte al gruppo esperienze e ricerche che ruotassero intorno a questa figura. Dal gioco simbolico a proposte legate al movimento, sfruttando gli spazi della sezione ma anche il giardino. La figura del lupo, per i bambini, ha anche una valenza emotiva molto importante. Insieme a loro abbiamo affrontato le paure o le emozioni positive legate a questa figura. Questo progetto è stato pensato per i bambini della sezione, per rafforzare il loro desiderio, per aiutarli ad apprendere e a fare nuove esperienze in autonomia e con l’ausilio dei pari.

Insieme si diventa grandi

Un altro aspetto su cui si è lavorato è stato il raggiungimento delle autonomie, partendo dalle piccole cose e dai piccoli gesti quotidiani. Il fare da soli trasmette ai bambini un senso di gratificazione e autostima, li fa sentire capaci e sicuri, li aiuta ad imparare a coordinare i propri movimenti, a concentrarsi sulle attività e a trovare soluzioni di fronte a una difficoltà. In particolar modo, ci siamo concentrate sul momento del pranzo. Le educatrici, al mattino durante la distribuzione della frutta, hanno assegnato diversi compiti. Si è stabilito, a rotazione, quale ruolo fosse ricoperto da due/tre bambini alla volta (cliente e cameriere del ristorante). Il bambino che per l’intera giornata ricopriva il ruolo di cameriere aveva il compito di servire il cliente del ristorante, distribuire i bicchieri e offrire il pane ai suoi compagni. I bambini hanno imparato così ad aspettare e ad attendere il proprio turno.

L’atelier

Al nido “Il giardino dei colori” è presente la figura dell’atelierista per 8 ore settimanali che propone esperienze ai bambini di tutte le sezioni. Quest’anno, sempre per l’emergenza Covid-19, si è scelto di lavorare solo con la sezione Grandi e la sezione Medi e, solo nell’ultima fase dell’anno, proporre alle sezioni Lattanti e Piccoli esperienze iniziali di atelier.

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Il progetto atelier si è focalizzato sulla scoperta e interazione con vari elementi naturali (terra, creta, acqua, luce, fogliame, ecc.) grazie alle sperimentazioni che compiono i bambini attraverso gli stimoli sensoriali della realtà che li circonda. Il punto di partenza per le esperienze proposte all’interno dei momenti in atelier è stato, quindi, quello di partire dagli elementi che il bambino ha già vissuto, stimolandone l’interazione in un modo nuovo.

IL COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE NELLA VITA DEL NIDO

Il coinvolgimento delle famiglie nelle attività del nido è un tema di centrale rilevanza, al quale sono stati dedicati diversi incontri e iniziative.

Comitato di gestione: quest’anno è stato organizzato, in presenza, un incontro del comitato di gestione per un confronto con i rappresentanti dei genitori relativamente all’andamento del nido, alle esperienze proposte e a eventuali suggerimenti, segnalazioni o criticità sulle quali lavorare. I rappresentanti hanno portato feedback positivi e non è stata segnalata alcuna criticità.

Incontri di sezione: per ogni sezione del nido, dal mese di maggio, sono stati organizzati momenti assembleari nei quali raccontare ai genitori l’evoluzione del progetto educativo e il suo sviluppo in corso d’anno, in base alle reazioni e alle osservazioni fatte sui bambini.

Colloqui di fine anno con ogni famiglia: negli ultimi mesi dell’anno è stato organizzato, con ogni famiglia, un colloquio per analizzare insieme i progressi e i cambiamenti di ogni bambino.

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Festa finale del nido nel giardino: nel rispetto di tutte le normative anti-Covid, all’inizio di giugno, abbiamo organizzato un momento di saluto al nido. È stato il primo momento in cui ci siamo ritrovati in presenza con tutti i genitori e i bambini nel giardino, molto apprezzato dai genitori, con numerosi partecipanti.

Ritornare ad aprire le porte del nido ai genitori che, a causa del Covid, erano rimasti all’esterno della struttura per due anni è stato un segnale importante di accoglienza, di ripartenza e di ricostruzione di una relazione.

All’interno delle sezioni Lattanti Piccoli e Medi, le due più grandi al piano terra, e nel giardino del nido, sono stati allestiti alcuni centri di interesse curati dalle educatrici e dall’atelierista, per permettere ai bambini di vivere esperienze di significato all’interno del contesto “nido” insieme ai loro genitori. La proposta è stata accolta con molta partecipazione ed entusiasmo e tanti bambini e tanti genitori si sono sperimentati in attività di costruttività, atelier espressivo, lettura, e tanto altro.

LE ATTIVITÀ DI FORMAZIONE

Nel 2022, tutte le educatrici hanno partecipato alla formazione organizzata dal Tavolo di coordinamento pedagogico provinciale per 20 ore complessive sui seguenti temi:

- “Incontro con le neuroscienze, il cervello che apprende: la plasticità celebrale e l’educazione”, incontro assembleare tenuto dal dott. Marco Ruini della durata di 2 ore.

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“Sviluppo tipico e atipico dei bambini nella fase evolutiva”; un percorso formativo a cura delle dott.sse Roberta Baroni e Barbara Lucchini, AUSL di Piacenza (6 ore).

- “Esperienze tra il dentro e il fuori. Perché scegliere contesti di natura. Le opportunità del giardino scolastico. Il ruolo dell'adulto. Riconoscere e valorizzare gli apprendimenti in natura”, un percorso formativo di approfondimento sull’outdoor education di 2° livello, condotto dagli esperti di Fondazione Villa Ghigi di Bologna con la collaborazione della prof.ssa Michela Schenetti (Università di Bologna) della durata 6 ore.

- “L’assemblea: costruzione di apprendimenti e relazioni. Rilanci progettuali e mappe”; 6 ore di percorso formativo sul tema dell’approccio progettuale di 3° livello al nido, condotto dalla dott.ssa Daniela Martini.

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NIDO IL GIARDINO DEI COLORI Piacenza - Via Farnesiana, 25 info@giardinodeicolori.com Tel. 0523-610142 giardinodeicolori.com Coordinamento pedagogico: Sara Bombeccari
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