Batti un colpo

Due metri quadrati di paradiso

 19,00

L’autobiografia di Gianni Dall’Aglio, pioniere del rock, batterista storico di Celentano e di Lucio Battisti. Un libro evergreen che unisce vita, musica e solidarietà.



Autore: Gianni Dall'Aglio
In collaborazione con Pablo Coniglio, Prefazione di Michele Bovi
ISBN: 978-88-6099-247-5
Pagine: 200 + 32 inserto fotografico
Formato: 15 x 21
Anno: 2014
Anteprima: Disponibile

Descrizione

Gianni Dall'Aglio Gianni Dall’Aglio è un antesignano del rock, un pioniere musicale che ha esercitato una profonda influenza nella storia della musica italiana. Batterista storico di Adriano Celentano e di Lucio Battisti, in questa autobiografia il racconto si snoda nella narrazione delle vicende umane ed artistiche di Dall’Aglio: dagli esordi alla fine degli anni ’50, fino ai giorni nostri, raccontandone i più vividi dettagli. Un’asse portante del libro è la grande amicizia tra Gianni e Adriano Celentano che lo ha voluto con sé per oltre cinquant’anni.
La nascita dei Ribelli e l’incontro con Demetrio Stratos, l’indimenticabile interprete di “Pugni chiusi”, hanno cambiato la musica di quegli anni: “Da quel momento il Beat non sarà più lo stesso”.
La storia continua accanto a Lucio Battisti  fino allo storico duetto con Mina  nel 1972. Il libro inizia nel momento di maggior drammaticità e nello stesso tempo  il più intenso ed emozionante nella vita di Gianni e Orietta sua moglie, poco prima di entrare in sala operatoria per un gesto d’Amore…

Dalla Prefazione di Michele Bovi* “Gianni, mito perpetuo”
: “In questo libro Gianni entra nei dettagli su tutto, dall’amore alla solidarietà. E, naturalmente, la musica. Una fotografia dei cosiddetti Favolosi Anni Sessanta e di una realtà che non si concilia con il relativo immaginario collettivo. Ovvero quella convinzione diffusa – soprattutto tra i ragazzi – che la musica, il beat, i complessi (definizione d’epoca delle band) significassero successo e oro era un’illusione onirica. (…) Di quella memorabile stagione Gianni non è soltanto un testimone ma anche un protagonista in attività. Nelle orchestre di Adriano Celentano nei suoi spettacoli televisivi meno e più recenti spicca il caschetto – da anni bianco – di quel batterista
della prima ora. Dall’Aglio racconta della delusione provata quando uno dei suoi idoli, Little Richard, proprio in uno special televisivo di Celentano preferì suonare al piano un brano sconosciuto piuttosto che uno dei suoi elettrizzanti cavalli di battaglia rock. “Tutto era così diverso – commenta rassegnato Gianni – perché alla fine i miti diventano una fotografia sbiadita”. Sappia che proprio lui rappresenta l’eccezione che conferma la regola: il mito Dall’Aglio, quando ancora oggi lo vediamo sul palco, è un’istantanea dai colori indelebili. Parafrasando Paganini: un Mito Perpetuo.”
* Michele Bovi è capostruttura di Rai1, ideatore di Techetechetè.

Layout 1    foto galleria new  due delle numerose immagini inedite contenute nel volume

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