🚀 Da zero a digital » Newsletter n° 55
Una newsletter per restare aggiornati sui temi della tecnologia e del digitale! Gratuita, indipendente, senza pubblicità e senza sponsor.
In questa newsletter parliamo di:
Il 2024 sarà l’anno del Right to repair europeo?
IT Wallet, i nostri documenti nell’app IO: ecco come funziona
Metadati delle e-mail dei dipendenti, perché la consultazione pubblica del Garante privacy è importante
Un Large Language Model italiano è già pronto ma mancano i soldi per lanciarlo
Microsoft investe nell’unicorno francese Mistral. Doppio gioco di Parigi sull’AI Act?
/diritti digitali
Il 2024 sarà l’anno del Right to repair europeo?
In un mondo ideale i prodotti tecnologici durerebbero decenni, basterebbe in qualche modo aggiornarli, senza produrre RAEE. In un mondo ideale se si rompessero, basterebbe rivolgersi a chi li ripara, come a un calzolaio per un paio di scarpe e una sarta per un vestito, per riaverli “funzionanti”. Siamo ben lontani da questo scenario, forse troppo ideale per essere raggiungibile, ma l’Unione Europea ha inaugurato il 2024 con un passo avanti nella regolamentazione relativa al “right to repair” dei suoi cittadini.
👉 Leggi l'articolo completo su ZEROUNO WEB
/identità digitale
IT Wallet, i nostri documenti nell’app IO: ecco come funziona
L’IT Wallet, introdotto dal decreto PNRR, è un sistema di portafoglio digitale che consente di conservare documenti digitali come tessera sanitaria e patente sull’app IO. Disponibile dalla metà del 2024, offrirà versioni pubblica e privata, migliorando comodità, sicurezza e interazione con servizi online. L’innovazione posiziona l’Italia come leader europeo nell’identità digitale.
👉 Leggi l'articolo completo su AGENDA DIGITALE
/privacy
Metadati delle e-mail dei dipendenti, perché la consultazione pubblica del Garante privacy è importante
È senz’altro positiva l’apertura del Garante privacy che, dopo aver pubblicato il documento di indirizzo sulla conservazione dei metadati della posta elettronica dei dipendenti di cui già si è detto, ora comunica di aver aperto una consultazione pubblica sul tema per raccogliere le opinioni dei datori di lavoro e degli esperti.
Vediamo i dettagli e le conseguenze rinvenibili grazie al parere di alcuni esperti con i quali abbiamo fatto pensiero sul tema.
👉 Leggi l'articolo completo su CYBERSECURITY360
/intelligenza artificiale
Un Large Language Model italiano è già pronto ma mancano i soldi per lanciarlo
L’intelligenza artificiale è diventata il sacro Graal della tecnologia. Tra gli aspetti più interessanti su cui diversi paesi stanno lavorando c'è l'adattamento dei modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM, acronimo dall'inglese Large Language Model) agli idiomi nazionali. Perché l’AI plasmerà il futuro, e, se molte attività oggi compiute da esseri umani passeranno da qui, a nessuno che non sia madrelingua piace parlare come Shakespeare e Steve Jobs per comporre i testi delle proprie presentazioni powerpoint. Non solo. Per i governi (lo sanno bene a Parigi) appiattirsi sull'inglese significa rinunciare a un elemento importante di soft power.
👉 Leggi l'articolo completo su WIRED
Microsoft investe nell’unicorno francese Mistral. Doppio gioco di Parigi sull’AI Act?
Microsoft ha appena investito in Mistral, la startup francese dell’intelligenza artificiale per trarre vantaggio da “business completamente nuovi”. Si tratta di un’operazione a un po’ a sorpresa, considerata la posizione di Parigi al tavolo europeo dei negoziati sulll’AI Act, con il presidente francese Macron che, all’epoca, difendeva a spada tratta il primato tecnologico europeo dall’invadenza dei grandi player americani ed extra Ue dell’AI, Microsoft in testa.
👉 Leggi l'articolo completo su KEY4BIZ