Infermieristica preventiva, di famiglia e di comunità



Sandra Scalorbi, Yari Longobucco, Andrea Trentin
McGraw-Hill Education, 2022
Pagine 275
Lo presenta così Laura Rasero Professore Associato dell’Università degli studi di Firenze e scorrendo i capitoli, le pagine e leggendone i contenuti non si può che condividere e suggerirne la lettura.

“La celebre frase “Secondo me la missione delle cure infermieristiche in definitiva è quella di curare il malato a casa… intravedo la sparizione di tutti gli ospedali e di tutti gli ospizi… ma a che cosa serve parlarne ora dell’anno 2000?”, pronunciata da Florence Nightingale, è tra quelle che maggiormente suscita fascino verso la fondatrice dell’assistenza infermieristica moderna, che comprese da subito quanto prestare assistenza infermieristica al domicilio delle persone che necessitano di cure sia fondamentale per innumerevoli motivi, legati sia alla sostenibilità economica ma ancor di più al garantire il diritto alla persona, e della sua famiglia a ricevere nella propria casa un’assistenza sociosanitaria e socio-assitenziale di qualità.
In quest’ottica, l’infermiere di famiglia e di comunità rappresenta il perfetto trait d’union tra la rete dei servizi multiprofessionali/multidisciplinari e i cittadini, è il garante, nell’interesse della collettività, dell’applicazione dei percorsi assistenziali integrati, della presa in carico della persona assistita e della sua famiglia in modo coordinato e continuativo.
Per l’infermieristica italiana, la presenza di professionisti con il ruolo di infermieri di famiglia e di comunità sul territorio è una grande opportunità, che permette di vedere riconosciute le proprie competenze, sia nell’umanizzazione delle cure (grazie al favorire la permanenza delle persone nella propria abitazione, evitando ricoveri in ospedale o altre strutture e riducendo così il loro senso di solitudine) sia nella capacità, intrinseca della professione, di personalizzazione, garantendo al tempo stesso un’assistenza di qualità.
La nuova edizione di Infermieristica preventiva, di famiglia e di comunità è esaustiva e di grande attualità e offre un contributo concreto e innovativo all’infermieristica, grazie alla disamina di setting organizzativi e di ambiti anche meno conosciuti, nei quali gli infermieri operano. Il testo tratta argomenti di spicco dal punto di vista scientifico, come per esempio i modelli teorici (self-care, caring ecc.), le metodologie applicabili (pianificazione della dimissione, pianificazione educativa e integrata ecc.), il quadro normativo di riferimento, i concetti e le funzioni proprie di questo campo specifico di attività e responsabilità professionale.
È in questo contesto che il libro offre u’ampia panoramica sull’assistenza sia a domicilio sia in tutti gli ambiti extraospedalieri, argomento che, in era pandemica/post pandemica, ha acquisito una notevole rilevanza, tanto quanto la consapevolezza dell’importanza della vicinanza dei servizi socio-sanitari alla comunità. Dato l’argomento trattato di grande attualità e la completezza offerta, l’auspicio è che questo volume possa essere letto e studiato non solo dagli studenti, futuri infermieri, ma anche da quegli infermieri che desiderano intraprendere la strada dell’infermieristica di famiglia e di comunità attraverso percorsi specializzanti, quali Master, Laurea Magistrale. Sono certa inoltre che potrà essere di interesse anche per tutti quei professionisti che già operano nella rete sociosanitaria e di supporto alla comunità, i quali potranno comprendere da una parte come il curare le persone a casa e sul territorio permetta un’assistenza personalizzata, garante della continuità delle cure che necessitano da parte dei professionisti, dall’altra l’importanza della vicinanza, delle capacità comunicative, della flessibilità, della competenza e, nondimeno, della condivisione con le persone assistite e le loro famiglie.”

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