Hiroshima, situata nella regione del Chugoku, attira ogni anno numerosi visitatori che vogliono lasciarsi incantare dalle sue bellezze naturali, dall’iconico Itsukushima-jinja, il celebre santuario sul mare, o che desiderano visitare i luoghi legati ai tragici eventi del secondo conflitto mondiale.
Non tutti sanno, però, che Hiroshima è anche una destinazione gourmet, apprezzatissima dai cultori dei piaceri della buona tavola. Oltre a poter gustare la versione locale dello okonomiyaki e un paradiso per chiunque ami le ostriche, Hiroshima vanta una lunga tradizione nella produzione del sake ed è considerata la patria del ginjo, una tipologia di sake caratterizzata da sentori floreali e fruttati, risultato di processi di fermentazione lenti, avvenuti a temperature basse.
Che si sia esperti conoscitori della bevanda a base di riso fermentato o semplici curiosi, il quartiere di Saijo è il posto perfetto per approfondire questo aspetto della tradizione di Hiroshima. Una passeggiata a Saijo regala un’immersione nella storia oltre che nel gusto: le otto distillerie, sette delle quali sono situate lungo la Sakagura-dori, cioè la via delle distillerie, mantengono un’architettura tradizionale.
Qui è possibile assistere con i propri occhi al processo di produzione del sake: sono molte, infatti, le distillerie che organizzano visite guidate con degustazione.
Ottobre è certamente il momento migliore per respirare l’atmosfera di questo quartiere, quando, in occasione del Festival del Sake, più di 200.000 persone vi accorrono da tutto il Giappone (e non solo) per assaggiare più di mille varietà di sake.
Se siete curiosi di conoscere meglio il sake e la sua tradizione, Tenoha Milano organizza masterclass e workshop dedicati:
https://bunka-academy.tenoha.it/blogs/tenoha-bunka-academy/sake-workshop
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