La Nuova Sardegna

Su’diterra, la freschezza di un Bovale “in jeans”

di Pasquale Porcu
Su’diterra, la freschezza di un Bovale “in jeans”

Il nuovo vino della cantina Su’Entu di Sanluri è informale, profumato e facile da abbinare. Un modo diverso di valorizzare un vitigno scorbutico

21 maggio 2021
3 MINUTI DI LETTURA





Benvenuti in Marmilla patria del Bovale. Distese di vigneti ordinati accolgono questo vitigno scorbutico, fiero e, come tutti i cavalli di razza, difficile da domare. L'ultimo nato da questo prezioso vitigno si chiama Su’diterra. Lo ha presentato a una selezionata platea di critici e ristoratori la cantina che lo produce, Su’Entu. Un evento ospitato nel castello di Sanluri, nel primo giorno della riapertura dopo la pandemia. Un brindisi importante che ha offerto un segnale di ottimismo e speranza nel futuro non solo per il mondo del vino. Sede della presentazione, dicevamo, il castello di Sanluri, a due passi dai luoghi della “Battalla” nei quali le truppe sarde del Giudicato di Arborea, il 30 giugno 1409, hanno dovuto soccombere all'esercito della Coronda d'Aragona. Una sconfitta che ha segnato pesantemente il futuro della nostra isola. Ma non c'è stato spazio per le rievocazioni nostalgiche, l'altro giorno. L'attenzione era focalizzata sui progetti di rilancio del territorio. Progetti che hanno il loro baricentro nel Bovale. La parola chiave dei progetti è Biodiversità: più che una parola, un algoritmo che racchiude in sé la ricchezza della natura che accoglie i vigneti, la tutela dell'ambiente, l'ecosostenibilità. In una parola: la qualità della vita. E quindi, intanto, niente veleni che inquinino i terreni, massima tutela per il complesso mondo dei microrganismi presenti nella terra. Tutela che predispone l'ambiente ad accogliere tutte le possibili forme di vita vegetale e animale: dai passerotti agli insetti, dalle volpi alla multiforme varietà della fauna che, come ha spiegato l'agronomo Gianluca Ventroni, popola ora quei terreni una volta brulli e senza vita. Ma biodiversità, in questo caso, significa anche capacità di coniugare tutte le risorse del territorio, l'economia con la cultura, l'arte e le tradizioni. Ed ecco perché la presentazione dell'evento è stata fatta nello storico castello, ora museo di storia militare della prima guerra mondiale con i cimeli, le bandiere tricolori e la tragica ferraglia di cannoni, mortai, fucili e sciabole raccolta dai signori di Villasanta, ultimi proprietari privati della struttura trecentesca. Lo hanno spiegato Valeria e Roberta Pilloni, rispettivamente presidente e direttrice della Cantina Su’Entu, insieme a Salvatore, il vulcanico padre fondatore della dinamica azienda vinicola. Alla presentazione della nuova etichetta anche l'enologo della cantina, Piero Cella, e il direttore commerciale Giovanni Melis. Ciascuno degli intervenuti ha voluto illustrare il senso del nuovo progetto, sottolineando la specificità delle iniziative che devono essere rivolte ai giovani. Ma che cosa distingue Su’diterra dagli altri Bovali della cantina? Quello che colpisce immediatamente è la bevibilità del nuovo vino: fresco, profumato facile da bere e da abbinare. Si direbbe quasi un vino in jeans, tanto è informale e giovanile senza mai essere banale. Bovale Marmilla rosso Igt, al 100 per 100 Bovale proveniente da uve coltivate in terreni argillosi con una resa di 80 quintali per ettaro raccolte in cassette a metà settembre, e maturato in acciaio per sei mesi. Nel bicchiere esibisce una bella luminosità, al naso si presenta intenso con note di ciliegie e more selvatiche, lentisco e macchia mediterranea. In bocca affascina la freschezza e la grande piacevolezza che lascia la mente libera da pensieri cervellotici. Insomma, un vino tutto da godere, magari in abbinamento con carni di capretto o di porcetto e perché no?, di tonno alla griglia o con un giusto casizzolu. E allora lunga vita a questo vino, quarto capitolo della saga dei Bovali di Su’Entu. Il primo nel 2012 era stato Su'nico, il secondo il raffinato Nina Rosè nel 2018, il terzo l'immenso Su’Oltre, un autentico gioiello dell'intera enologia sarda. E ora il neonato Su’diterra. Prosit.



In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sin
Le nostre iniziative