Una vera e propria guerriglia urbana è quella che si è scatenata nella tarda serata di ieri a Napoli.

Nella zona del lungomare, all'altezza di via Santa Lucia, un migliaio di manifestanti è sceso per strada in occasione del primo giorno di coprifuoco a partire dalle 23 per protestare contro la stretta anti-Covid decisa dal governatore della Campania, Vincenzo De Luca.

Un evento organizzato attraverso il tam tam sui social network che ha sorpreso le forze dell'ordine per la sua consistenza numerica. Si sono registrati anche scontri con la polizia, lanci di lacrimogeni e petardi soprattutto davanti e intorno alla sede della Regione. Un cassonetto è stato incendiato e contro gli agenti sono state lanciate delle bottiglie di vetro.

La folla si è infine dispersa, lasciando circa 200 persone davanti al palazzo della Regione e roghi di rifiuti accesi sia in via Santa Lucia sia in via Generale Orsini.

I manifestanti (Ansa)
I manifestanti (Ansa)
I manifestanti (Ansa)

"Abbiamo assistito a veri e proprio comportamenti criminali - ha detto il questore Alessandro Giuliano - Nessuna condizione di disagio, per quanto comprensibile, può in alcun modo giustificare la violenza".

Due sono stati gli arresti da parte della Digos.

Diversa la situazione in altri quartieri del capoluogo e a Salerno dove invece gruppi di piccoli imprenditori e commercianti hanno manifestato pacificamente.

(Unioneonline/s.s.)
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