Forex, Euro in caduta libera. Le opportunità di trading

L’articolo della scorsa settimana era intitolato “Euro Index in altalena prima di nuovo forte movimento direzionale” e, per il momento, un doppio massimo discendente tende a spingere l’euro verso il basso e, nel caso specifico, al di sotto dei minimi relativi di novembre.

In tale caso, ribadisco l’ipotesi di inizio di una fase di accelerazione ribassista, ma in questo momento c’è molta tensione sul Forex. Lo vedremo poi nella sezione “Trade opportunity” e nella tabella.

La candela della scorsa settimana, totalmente inclusa all’interno della precedente, apre molti interrogativi sul prossimo andamento del nostro benchmark di riferimento (ovvero l’Euro Index, paniere di mia creazione relativo all’euro nei confronti di altre 33 divise prese in considerazione nella tabella in pagina) e, per lo meno, tiene alta l’attenzione.

Riporto sul grafico l’ottimo parabolic Sar del quale ero molto affezionato qualche decennio fa, ma non ditelo a mia moglie; potrebbe non capire. Basta utilizzare un filtro per escludere le fasi laterali e il gioco è fatto, o quasi. Il Sar è short dall’inizio dello scorso mese di febbraio. Lo scenario puramente tecnico rimane orientato verso il basso ed è tuttora probabile il proseguimento della tendenza in atto.

Come di consueto, vado curiosare tra gli elementi che compongono il “mio” Euro Index alla ricerca di eventuali spunti. A livello complessivo, per quanto riguarda la tabella, nel 30% dei casi (in ulteriore calo rispetto al 39% di 8 giorni fa) la divisa europea è in un contesto rialzista o moderatamente rialzista nei confronti delle altre divise, mentre le performance a 5 giorni evidenziano 3 variazioni oltre +2% nei confronti di New Zealand Dollar, Russian rouble e Turkish lira. Inoltre, emergono anche 2 cali oltre il -2% rispetto al Brasilian real e Icelandic Krona.

Lo scenario puramente tecnico rimane favorevole al biglietto verde, mentre la tabella accanto mostra l’elevata incertezza attualmente presente nel mercato più ampio del Mondo. Scendo nei particolari per scavare qualche particolarità nei confronti della divisa europea e del dollaro Usa.

I movers e spunti sull’euro

L’Eur/Aud si allontana dai minimi e sta realizzando un doppio minimo ascendente. L’Eur/Brl è sui minimi del mese e punta verso il basso. L’Eur/Cad non sembra in grado di poter superare definitivamente 1.50. L’Eur/Czk rimbalza dal supporto statico di 26.1/0. L’Eur/Usd sembra intenzionato a realizzare un nuovo minimo dell’anno. L’Eur/Rub rimbalza con decisione e testa la resistenza dinamica di 91 circa. L’Eur/Nzd rimbalza dal minimo relativo di 1.645 e potrebbe fare bene. L’Eur/Nok sta per testare la resistenza di 10.25/30. L’Eur/Krw sta per rompere il supporto di 1340. L’Eur/Jpy interessa il doppio livello di supporto a 128.50. L’Eur/Isk in forte discesa. L’Eur/Huf a rischio. L’Eur/Try è nervoso (vedi sotto). L’Euro ha il suo bel da fare quindi in questo momento.

Alcune idee sul dollaro Usa

L’Usd/Brl testa da qualche giorno il supporto di 5.50. L’Usd/Chf cerca il recupero da 0.92. L’Usd/Sek potrebbe rimbalzare oltre 8.60. L’Usd/Rub testa la fascia di resistenza di 76.0/5 circa. L’Usd/Nzd ha iniziato una fase di rafforzamento. L’Usd/Nok potrebbe iniziare una fase di recupero sopra 8.70. L’Usd/Jpy è in equilibrio sopra 108.5/3. Il dollaro Usa si rafforza nei confronti di alcune divise.

Trade opportunity

Oggi riprendo l’analisi pubblicata lo scorso 3 marzo relativa all’Eur/Try. Di seguito riporto per comodità la precedente strategia operativa:

“Long sopra 9,15 con obiettivi 9,35 e 9,50, poi 9,60 e 9,90. Short in caso di mancato superamento di 9,10/5 e sotto 8,60 con obiettivi rispettivi 8,75/60 e 8,40, poi 8,15 e 7,95/80.”

Nel nostro caso, l’euro ha generato un falso segnale a seguito dell’effimero superamento di 9.15 (realizzato 9.22). Successivamente, il mancato superamento di 9.10/5 (o meglio dire il ritorno sotto 9.10) ha favorito qualche short e il superamento del 1° obiettivo posto a 8.75/60 (realizzato 8.56).

Riporto sul grafico alcune Gann lines che avevo utilizzato all’inizio del mese (mancano le Fibonacci fan) che si sono dimostrate fondamentali per l’individuazione di 9.10/5 e 8.75/60, ma non solo…

Ora chiudo con il passato e passo al presente… Poco sopra, facevo riferimento a delle tensioni sul Forex, parlando soprattutto della lira turca.

In effetti, la settimana è iniziata con il botto dopo la rimozione del Governatore alla Banca centrale turca, ma questo non posso scriverlo in quanto l’articolo tratta principalmente di AT (che non significa Attenzione Turchia…).

Preciso che l’euro contro la lira turca ha realizzato l’attuale massimo assoluto non più tardi dello scorso 6 novembre a 10.20 circa, mentre durante le ultime settimane ha realizzato un doppio minimo ascendente da non sottovalutare. Indipendentemente dell’imponente candela bianca di lunedì, è lecito ipotizzare il prossimo ritorno in corrispondenza dei massimi assoluti, mentre la discesa accusata nei mesi di novembre/febbraio è da considerare una flessione fisiologica all’interno di un trend primario ascendente. Non dimentichiamo che, esattamente 15 anni fa, per la precisione il 24 marzo 2006, l’Eur/Try veniva scambiato a 1.60 circa… Probabile una fase di assestamento seguita da una ripresa. Direi di procedere in questo modo. Quando possibile sfrutto sempre i precedenti livelli individuati.

Long su tenuta di 9.15/0 e sopra 9.50 con obiettivi rispettivi 9.50 e 9.80, poi 10 e 11.5/12.9.

Questa volta non voglio andare short sulla “forza” (ossia in caso di mancato superamento di…). Short pertanto solo sotto 9.10 con obiettivi 8.80/75 e 8.40, poi 8.15 e 7.80/50.

A cura di Giovanni Maiani, analista tecnico di lungo corso e docente Siat

https://giovannimaiani.blogspot.com/
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