Le conseguenze della guerra

Dalla Turchia all'Algeria, quali sono i Paesi con cui si è alleata l'Italia per sostituire il gas russo

L'obiettivo è azzerare gli acquisti da Mosca entro il 2024. Per farlo Roma sta stringendo accordi con Egitto, Qatar, Congo e Azerbaijan
Gas russo dalla Turchia all'Algeria quali sono i Paesi con cui si è alleata l'Italia per sostituirlo

Da quando è iniziata l’invasione dell’Ucraina, una delle questioni più urgenti per il governo italiano è come ridurre la propria dipendenza dal gas della Russia. Nel 2021 la Russia è stata infatti il paese da cui l'Italia ha importato più gas, circa il 40% del totale. L’attuale cornice di sanzioni economiche imposte dall’Unione europea rende tuttavia il rinnovo degli accordi con Mosca attualmente in vigore impossibile. Per questo motivo, negli ultimi mesi il governo guidato da Mario Draghi ha stretto nuovi accordi con altri paesi con la finalità di rendere il paese completamente indipendente dal gas russo entro la fine del 2024.

I paesi sono:

  1. Turchia 
  2. Algeria 
  3. Egitto
  4. Azerbaijan
  5. Congo 
  6. Qatar
Mario Draghi
Algeria, Egitto, Azerbaijan, Qatar e molti altri: quella dei paesi con cui l'Italia sta stringendo accordi energetici per staccarsi da Mosca sembra la black list dello stato della democrazia
Turchia 

Nel corso della visita ufficiale del presidente del Consiglio Mario Draghi ad Ankara di martedì 5 luglio, tra i tanti temi che sono stati trattati, l’energia è stata sicuramente uno dei più importanti. La Turchia ha aumentato del 62,5% il volume di gas trasportato con il gasdotto Tanap, che si collega poi al Tap in Puglia. La Turchia diventerà così da subito la terza fonte di approvvigionamento di gas dopo Algeria e Russia.

Algeria 

Già oggi l’Algeria è il secondo paese per forniture di gas all’Italia dopo la Russia. Nel 2021 ha esportato circa 22,6 miliardi di metri cubi verso l’Italia (circa il 31% del totale) contro i 29 miliardi che ha importato la Russia. In seguito all’accordo che è stato raggiunto ad aprile tra la compagnia energetica di stato italiana Eni e l’equivalente algerina Sonatrach, le forniture dall’Algeria aumenteranno di circa 9 miliardi di metri cubi all’anno entro il 2024. Sarà un aumento graduale, con 3 miliardi di metri cubi in più già nel 2022, 6 miliardi nel 2023, per poi arrivare al pieno regime di 9 a partire dal 2024. Per il trasporto sarà utilizzato Transmed, un gasdotto che collega l’Algeria all’Italia passando per la Tunisia.

Egitto

In concomitanza con l’accordo in Algeria, Eni ha stretto un accordo per aumentare le forniture di gas dall’Egitto di circa 3 miliardi di metri cubi. Mentre dall’Algeria il gas arriverà tramite gasdotto e sarà immediatamente utilizzabile, dall’Egitto il gas sarà esportato via nave sotto forma di gas naturale liquefatto per essere poi lavorato in uno dei tre rigassificatori attualmente presenti in Italia (Rovigo, Livorno e La Spezia), a cui presto se ne aggiungeranno altri due. Secondo gli esperti, è presumibile che questo inverno arrivino dall’Egitto non più di 1-1,5 miliardi di metri cubi, mentre dal 2023 l’accordo dovrebbe essere a pieno regime.

Azerbaijan

Secondo l’accordo raggiunto all’inizio di aprile, la fornitura di gas azero per l’Italia aumenterà di 2,5 miliardi di metri cubi, passando dai 7 miliardi attuali a 9,5 entro la fine di quest’anno. L’incremento di gas naturale arriverà attraverso il gasdotto Tap in Puglia.

Congo 

Con il Congo è stato firmato un accordo per aumentare le forniture di gas naturale liquefatto. Il progetto verrà avviato nel 2023 e riguarderà circa 4,5 miliardi di metri cubi all’anno

Qatar

A fine giugno, Eni è stato scelto dalla compagnia energetica di stato del Qatar Qatar Energy come partner internazionale del più grande progetto al mondo per la produzione e l’esportazione di gas naturale liquefatto, il North Field East. Il Qatar ha le riserve di gas naturali più grandi al mondo, e rappresenterà quindi una fonte di approvvigionamento molto importante. Tuttavia, il progetto non entrerà in produzione prima della fine del 2025, ed è al momento difficile stimare la quantità.