Microsoft-Sony: l'accordo di 10 anni riguarda solo Call of Duty, e non gli altri giochi di Activision Blizzard

Xbox potrà decidere di non portare le altre IP su PlayStation.

Microsoft-Sony: l'accordo di 10 anni riguarda solo Call of Duty, e non gli altri giochi di Activision Blizzard - Xbox Series X

Microsoft e Sony hanno raggiunto un accordo per il mantenimento di Call of Duty su PlayStation, dopo un anno e mezzo di tira e molla, frecciatine e processi in tribunale. Una volta completata l'acquisizione di Activision Blizzard da 69 miliardi di dollari, Microsoft dovrà obbligatoriamente pubblicare tutti i giochi di Call of Duty su PS5, a parità di qualità e contenuti, per un minimo di 10 anni, con la possibilità rinnovo. Kari Perez, responsabile delle comunicazioni di Xbox, ha però specificato che l'accordo "riguarda solo Call of Duty", e nessun'altra IP di Activision Blizzard.

Lo scorso anno, nel mese di maggio, il CEO di Microsoft Gaming Phil Spencer aveva scritto una mail a Jim Ryan, presidente e CEO di Sony, offrendo il mantenimento di "Call of Duty e tutte le altre IP di Activision Blizzard su PlayStation" fino al 2027. Pochi mesi dopo, Jim Ryan sarebbe intervenuto pubblicamente definendo l'offerta inadeguata, a causa della sua scarsa durata. L'accordo rifiutato, però, includeva "tutte le IP di Activision Blizzard" e non solo Call of Duty, al contrario del nuovo accordo firmato da Sony, che il colosso nipponico ha dovuto accettare dopo aver perso la sua posizione di forza.

Una volta completata l'acquisizione di Activision Blizzard, Microsoft entrerà in possesso di dozzine di IP di grande successo, oltre a Call of Duty, e attualmente ha l'obbligo di pubblicare eventuali nuovi giochi di queste serie solo su servizi streaming third-party come Boosteroid e Ubitus, e non su console PlayStation, che ha siglato un accordo limitato all'IP di COD. Nulla vieterebbe a Microsoft di realizzare nuovi giochi esclusivi di Crash Bandicoot, Tenchu, Spyro o Prototype, solo per citarne alcuni.

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