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Mobbing - Un taglio di 15 cm nella pancia
- Di: Grazia De Sensi
- Letto da: Grazia De Sensi
- Mar 7 2022
- Durata: 54 min
- Podcast
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Riassunto
Sintesi dell'editore
Mobbing, dipendenze affettive, anoressia, abusi, stereotipi e transizioni di genere, violenze, disturbi mentali, malattie rare, segreti, estorsioni e ricatto, dolore, bullismo e lutto: sono queste le "ombre" della seconda stagione di Lodo - L’Ombra delle Donne.
Storie personali, raccontate dalla vibrante voce del cuore di 12 donne che hanno affrontato il dolore e il disagio profondo e, in questo podcast, si aprono ad una narrazione autentica ed intima di vissuti incomodi, inconfessabili, di tabù.
Non sono le stories con le lenti colorate, ma le vite non filtrate di Carolina, Dora, Ilaria, Francesca F, Angela, Mariachiara, Francesca M, Cecilia, Palma, Francesca G, Claudia e Delia che hanno mostrato, in confidenza, le proprie ombre dense e caliginose.
Un ascolto attivo di queste storie ci aiuta ad esercitare la solidarietà e la ribellione, a non sentirci sole nei momenti in chiaro/scuro, ma soprattutto aumenta la consapevolezza che è proprio il susseguirsi di squarci di luce e pozzi d'oscurità a definire la bellezza femminile, quella non effimera, compiuta appunto nei suoi opposti.
Queste donne, non sono perfette, non si giustificano, non spiegano la loro redenzione per sembrare migliori: ci sussurrano, come ad certo punto della loro vita, siano riuscite a "spezzare l'incantesimo" che le imprigionava.
Sono conversazioni confidenziali tra la host e 12 donne, normalissime, che si espongono raccontando il coraggio di essere "presenti" nella sorellanza e accrescendo quella consapevolezza che Edda Billi ha chiamato "donnità".
Sound Design: Paolo Corleoni
Post Produzione: Valeria Ardito
Illustrazioni: Mariachiara Tirinzoni
Mobbing - Un taglio di 15 cm nella pancia
Claudia si è spostata da Milano a Torino per l'amore, che nella sua vita ha due facce: il marito e il lavoro. Claudia ha studiato, si è laureata e ha fatto un master con un solo obiettivo: quello di realizzarsi nel lavoro ed essere riconosciuta per il suo impegno.
Nel suo ecosistema questo corrisponde a fare carriera e dedicare la sua vita al sacro valore del lavoro, così come la sua famiglia si aspetta. E il lavoro è la sua "croce e delizia" fino a diventare una dipendenza, un piacevole sacrificio, attraverso il quale, Claudia ricerca integrazione sociale e apprezzamento. In azienda si espone senza paura e, con professionalità e fantasia, porta al successo i progetti che le vengono affidati. Adrenalina e autostima crescono, fino a quando, un attimo di umana debolezza, innesca un'escalation di disagio e insicurezza, che la conducono a quello che si chiama burnout, l'estremo versante dello stress da lavoro. Nel bel mezzo della carriera, l'intero mondo delle sue relazioni si sgretola, si ritrova emarginata nel luogo e tra le persone a cui dedica la sua vita. Si ritrova isolata dai suoi capi, per i quali sarebbe andata sulla luna pur di portare a casa il risultato.
La escludono dalle riunioni, dai progetti e infine la privano del saluto, annullando il suo valore di persona: mortificata non solo nel ruolo professionale, ma anche nell'identità. Nella storia di Claudia il mobbing è una deflagrazione dell'autostima, che ha generato lentamente senso di colpa, ansia, insicurezza, disturbi dell'umore e, infine, la perforazione dell'intestino.
Dopo 15 mesi di vessazioni Claudia emerge dal tunnel del disagio sociale e psichico e in questo episodio mi mostra come ha fatto.
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Storia
- Utente anonimo
- 19/03/2022
Mobbing, problema diffuso, ma spesso ignorato
La storia di Claudia è segnata da un grande problema diffuso nel mondo del lavoro, ma tante volte sminuito, ossia il mobbing. Questo ha portato Claudia a distruggere la propria autostima, generando lentamente un senso di colpa, ma anche ansia, insicurezza, disturbi dell'umore e, infine, la perforazione dell'intestino. Storia interessante e allo stesso tempo dura. Consiglio questo capitolo!
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Generale
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Storia
- Utente anonimo
- 27/03/2022
Quando il lavoro diventa un mostro
Claudia sei una donna superiore perchè hai trovato il modo di ribellarti. Io non ho avuto mai il coraggio di ammetterlo ma grazie al tuo racconto ho ripercorso alcuni episodi della mia vita lavorativa. Quando mi capitò di essere vittima di mobbing andai in depressione e cercai un altro lavoro,lo accettai anche se mi pagavano di meno. Sono passati molti anni non ho una cicatrice visibile nella pancia ma ho una grande cicatrice nel cuore non mi fido più di nessuno in ufficio. Ti ringrazio per avermi fatto sentire "nel giusto". La lettura e la storia in generale sono stupende ce ne vorrebbero tante di storie sul tema del lavoro. L'ho consigliata ai miei colleghi.
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Storia
- Utente anonimo
- 01/04/2022
Un Tema Attuale
In america il "mobbing" lo chiamano bullying. Mi capitò di assistere all'isolamento verso una collega.Non ebbi il coraggio di intervenite e sentendo le parole di Claudia me ne vergogno ma allo stesso tempo mi riconosco in quello che dice e cioè che gli altri colleghi hanno paura perchè può succedere a loro.iN questo caso il mobbing riguarda anche un clima di terrore in tutto lo staff.COnsiglio a tutti di ascoltare perchè questa donna è forte.Questo episodio mi ha emozionato nel profondo, infinite grazie per aver parlato così.
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