Il futuro è dei videogiochi? I dati sulla produzione e la vendita di giochi in scatola tradizionali, con carte e pedine, sembrano affermare il contrario. Negli anni Ottanta se ne inventavano un centinaio l’anno, oggi si parla di migliaia. A Essen, la fiera più importante a livello internazionale, c’erano oltre 1100 stand da 51 nazioni (nel 2015 erano 800 da 40 nazioni) e 1046 giochi da provare. Al cuore di questo successo ci sono senza dubbio i giochi dei grandi: i padiglioni del Play di Modena e del Lucca Comics&Games – le fiere di settore in Italia – sono affollati soprattutto da adulti e ragazzi. Ma esiste una produzione sempre più ricca e interessante anche per i piccoli, talvolta legata a storie e personaggi incontrati nei libri: un’occasione per prolungare il piacere della lettura attorno al tavolo.

La storia si trasforma in un gioco. E il gioco diventa una storia.

L’occasione per parlarne ci è data da Babalibri, che ha inaugurato questo autunno un nuovo progetto, i Babagiochi, che nasce dalla collana francese Un jeu de… L’école des loisirs  e riprende alcuni longseller per la prima infanzia che già appartengono al catalogo Babalibri: L’uccellino fa… di Soledad Bravi, l’albo illustrato Sono io il più forte di Mario Ramos e Cornabicorna di Magali Bonniol e Pierre Bertrand. A marzo sono in arrivo anche un memory da Caccapupù di Stephanie Blake e un gioco di carte con i pulcini di Claude Ponti.

"L'idea dei Babagiochi" ci racconta Francesca Archinto di Babalibri "è quella di allargare la sfera narrativa dei personaggi dei libri coinvolgendoli nella sfera ludica, nella consapevolezza che questi due mondi – il gioco e la lettura – sono molto vicini nell'immaginario infantile."


Come fa l’uccellino (14,90 €, 2-4 giocatori, da 3 anni), molto simile al libro da cui è tratto, anche nel formato, si presenta come un normalissimo domino e così può essere giocato, abbinando le pecore con le pecore e il camion dei pompieri con il camion dei pompieri. La regola prevede però che a ogni tessera posata, il giocatore imiti il verso o il suono corrispondente. Ci si può ispirare al libro, oppure inventare. È solo una piccola variante, che però migliora molto l’esperienza di gioco, e permette anche ai più piccoli di mettere in mostra le proprie competenze. Sono previsti due livelli: le tessere di colore blu permettono di giocare già dai 3 anni. 

Chi è il più forte? (3,90 €, da 4 anni) è invece un gioco ispirato al classico memory, ma in una versione cooperativa: si vince o si perde tutti insieme. L’obiettivo è salvare gli animali del bosco dal lupo, trovando tutte le coppie prima che vengano girate le sei tessere-lupo disposte a inizio partita sul tabellone.

Da “Silenzio! Sto dormendo” all’ultima carta che segna la sconfitta di tutti i giocatori: il classico “E vi mangio in un boccone!”

Anche in questo caso, è prevista una variante per rendere il gioco più o meno complicato: aggiungendo i gettoni “speciali” aumentano le possibili azioni da compiere. Un’altra qualità positiva del gioco è la buona scalabilità: si può giocare da due a sei giocatori, e anche in solitaria, senza che venga meno il divertimento. Infine La zuppaccia di Cornabicorna (da 5 anni, 14,90 €) è un gioco di carte con una ruota da girare per decidere le azioni. Perde chi si trova con la carta Zuppaccia in mano. Per sopravvivere, però, bisogna anche giocare con le parole, trovando tanti vocaboli che fanno rima con zuppaccia.

Una bella serie di giochi per i più piccoli arriva anche dal mondo della Pimpa (Franco Cosimo Panini), personaggio che già in passato ha incrociato il mondo dei giochi in scatola tradizionali. Partiamo da il Gioco dell’Oca di Pimpa (15,90 €, da 4 anni), che ha un grande tabellone da costruire come se fosse un puzzle. Oltre a questo componente (che può diventare un gioco a se stante) troviamo un dado e sei personaggi di cartone da montare su un piccolo sostegno di plastica. Per i giocatori che conoscono le storie di Altan sarà divertente scegliere se interpretare Pimpa, Armando, Tito, Gatta Rosita, Gianni o Coniglietto, e le figure di cartone potranno essere utilizzate anche in altri giochi di fantasia, liberi da regole. Ci sono anche la Tombola (15,90 €, da 3 anni), il Domino (9,90 €, da 3 anni) e il Memory (9,90 €, da 3 anni) con 40 grandi carte spesse e colorate, dove non si abbinano due immagini uguali, bensì un dettaglio e l’immagine a cui appartiene: il gelato con Pimpa che mangia il gelato; una matita colorata con Pimpa che disegna ecc. Tra le ultime novità c’è anche un memory disegnato di Benjamin Chaud e ambientato nel mondo dei suoi libri. La scatola di Un memory da orsi contiene 60 tessere tonde con gli irresistibili personaggi dell’illustratore.

INVENTARE STORIE
Altri giochi in scatola per bambini non sono legati a uno specifico libro, ma molto hanno a che fare con l’ideazione delle storie. Da pochi giorni in libreria Le mille e una storia (Erickson) dell’illustratrice Giulia Orecchia, una scatola che racchiude tanti materiali e idee per accendere la scintilla della creatività e della narrazione. Del 2012, ma già ristampato quattro volte, è invece L’inventastorie (Fatatrac, 29,90 €) di Fabrizio Silei: sei cubi per sei personaggi, da combinare in un gioco senza fine, che dà vita ogni volta a storie differenti. 


ANDERSEN è il mensile italiano di informazione sui libri per l’infanzia. La rivista promuove ogni anno il PREMIO ANDERSEN, assegnato alle migliori opere dell’annata editoriale, con un’attenzione particolare alle produzioni più innovative e originali. 


 Torna al canale MAMME