di Antonio Ramenghi
Come si è arrivati alla tragica notte del 9 ottobre 1963? Gli abitanti di Longarone ricordano una vita serena, in un bel paese, che godeva di una prima industrializzazione. Per Erto e Casso, villaggi montani affacciati sul lago, quelli furono piuttosto anni di proteste contro chi rubava loro la terra per costruire la diga più alta del mondo. Perché “prima” è anche la storia di un monopolio idroelettrico, delle sue prepotenze e degli errori che non si vollero vedere.
Erano le 22:39, il Monte Toc è improvvisamente crollato in un lago troppo pieno. Un'onda gigantesca si è abbattuta sul versante opposto investendo Erto e Casso. Un'altra ha superato la diga ed è piombata su Longarone, ingrossata di rocce, tronchi, resti di costruzioni. Per uccidere quasi duemila persone sono bastati quattro minuti. I superstiti ricordano il vento, il rumore, ma molti ancora oggi preferiscono non ricordare.