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Immobiliare, scendono i prezzi e aumentano le compravendite: ecco i quartieri dove cercare affari

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Genova. Nella seconda parte del 2019 i valori immobiliari di Genova sono diminuiti del 2,8%, rispetto al primo semestre 2019. Rispetto al secondo semestre del 2018, nel secondo semestre del 2019 sono aumentate anche le transazioni; gli ultimi dati mostrano una crescita dell’2,8%. Così risulta dall’ufficio studi di Tecnocasa, una delle principali realtà del settore, su analisi dei dati dell’agenzia delle Entrate.

Se consideriamo l’intero 2019 l’aumento delle compravendite è stato del +3,7%, per un totale di oltre 7.390 scambi. Negli ultimi 10 anni le quotazioni di Genova sono diminuite del -52,6%, con un andamento peggiore rispetto alla media nazionale che si attesta al -30,8%. A penalizzare il capoluogo è stata soprattutto la qualità delle abitazioni oltre agli eventi naturali che negli ultimi anni hanno interessato la cittadina.

La macroarea che ha avuto il maggiore ribasso è quella di Voltri – Pegli – Sestri (-6,9%). Tra i quartieri in sofferenza c’è quello di Sestri – Alture a seguito dell’ampia offerta presente sul mercato. In difficoltà soprattutto la zona più trafficata di via Merano dove i prezzi difficilmente superano i 1200-1300 € al mq. La maggioranza delle richieste si concentra nei pressi della Stazione.

Prezzi in contrazione anche nelle zone di Multedo e Varenna e Pegli. La motivazione del ribasso è da attribuire alla maggiore difficoltà di accesso ad attività commerciali e servizi e alla maggiore offerta. A Pegli piace sempre la zona che si sviluppa intorno a piazza Bonvino. Qui la maggioranza degli immobili risale agli anni ’60-’70 e, per una soluzione in buono stato, si spendono mediamente 1400-1500 € al mq, con punte di 2300-2500 € al mq per le tipologie signorili ed in ottimo stato che affacciano sulla piazza. Apprezzate anche le abitazioni che sorgono sul lungomare di Pegli le cui quotazioni sono rimaste stabili: risalgono ai primi anni del 1900 e, se fronte mare, raggiungono prezzi di 2300 € al mq. Meno richiesti le case situate nella frazione di Multedo, lungo l’Aurelia tra Pegli e Sestri, dal momento che l’area risulta defilata e poco collegata. L’offerta immobiliare di questa zona è caratterizzata da appartamenti costruiti negli anni ’60. Sulle zone collinari sorge Varenna, dove quasi sempre comprano acquirenti che già vivono nel quartiere. I prezzi medi della zona sono di 1000 € al mq.

A seguire la macroarea di Cornigliano- Sampierdarena (- 5,6%) che segnala un ribasso nel quartiere di Cornigliano. Scendono del 4,4% i valori anche nella macroarea di Quarto-Quinto.

In diminuzione le quotazioni a Quinto e a Nervi nel secondo semestre del 2019 anche se, da settembre, si nota un maggiore entusiasmo verso l’acquisto immobiliare. A far contrarre i prezzi un’offerta abbondante e l’assenza di lavori di ristrutturazione su case datate. Spesso gli immobili derivano da eredità. La maggioranza degli acquisti sono indirizzati sulla prima casa ma si comprano anche, più raramente, soluzioni da investimento.

A Nervi i prezzi per immobili in buono stato si scambiano a 2000-2200 € al mq. Nella parte più prestigiosa di Nervi l’offerta è più contenuta, decisamente più signorile. Questo è un quartiere in cui la parte bassa (passeggiata Anita Garibaldi, ossia il lungomare) ospita anche parchi verdi e strutture balneari e l’area compresa tra la piazzetta e la Stazione offre palazzine e villette di stampo prestigioso che, non di rado, toccano valori di 3500-4000 € al mq.

Crescono dell’1,7% i valori immobiliari nella macroarea di Marassi-Molassana e San Fruttuoso. Nella seconda parte del 2019 sono stabili i valori immobiliari di Gavette, Molassana e Montesignano, mentre si registra un leggero aumento nella zona di S. Eusebio. Quest’ultima zona, infatti, offre immobili più recenti, costruiti negli anni ’80, dotati di posto auto e cantina, presenta aree verdi ed è più tranquilla. Stabili i valori immobiliari nelle macroaree di Certosa – Pontedecimo e di Castelletto – Foce – San Martino.

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